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La nuova Ferrari SF21 nasce con una macchia verde sull’abito rosso…

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Quella macchia verde sul vestito fa l’effetto di una macchia di sugo su una camicia bianca. Un verde flou voluto dallo sponsoir tabaccaio che non pubblicizza più sigarette, ma missioni. Boh. Rovina il vestito rosso trendente all’amaranto della coda, quel rosso antico che già la SF1000 ci aveva fatto rivivere al Mugello.

Il tutto è durato 10’26”. Hanno parlato Binotto, Gualtieri, Cardile, Mekies e il presidente Elkann che ha avuto la bella idea di parlare in inglese. Il nonno non avrebbe approvato.

Il nome questa volta era stato svelato addirittura a Natale: SF21 come Scuderia Ferrari e l’anno di nascita. Un nome che segue la tradizione della casa. Le forme sono una sorpresa fino a un certo punto perchè Mattia Binotto aveva anticipato il grande lavoro fatto in galleria del vento per cercare di superare i problemi della SF1000, la Ferrari più deprimente dagli anni Novanta in poi…

L’anno scorso il problema principale della monoposto ferrarista era stata la mancanza di velocità in rettilineo. Colpa di un motore spompato (dopo il diktat della Federazione), ma non solo. Quella Ferrari era troppo resistente all’aria. Era come mettere una mano fuori dal finestrino quando viaggiare in autostrada. Avete provaro no? Si è lavorato in galleria del vento per ridurre il drag e si è lavorato in officina per rifare completamente il motore. Il risultato lo vedremo già in questo fine settimana in Bahrain dove andranno in onda le prime e uniche prove pre campionato (la gara inaugurale è in calendario il 28 marzo). . La SF21 per ora è solo bella. Quando si confronterà, conometro alla mano, con Mercedes, Red Bull, Aston Martin, McLaren e Renault, scopriremo se è anche veloce. Già domenica sera avremo un’idea.

I tecnici ci hanno spiegato come la Rossa sia cambiata nel motore (065/6) completamente nuovo. “Il motore ha un’anima, è il cuore di una monoposto diceva Enzo Ferrari. e noi ripartimao da qui, pur sapendo che una storia gloriosa non è garanzia di successo. Lavorare sodoi co umiltà, curando ogni dettaglio”, racconta Enrico Gualtieri.

“Abbiamo ridegnato il cambio, la sospensionbe posteriore, il sistema di rafreddamento”, spiega Cardile raccontando la SF21 rastremata rispetto alla SF1000.

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