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La Pole è di Sainz, ma c’è un Verstappen da paura

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L’uomo più veloce del sabato è Max Verstappen, ma l’uomo in pole è Carlos Sainz. Nel giorno delle penalità (sette uomini verranno retrocessi in griglia) la Ferrari si prende quello a cui puntava. Una pole senza ruotino Pirelli, ma una pole che vale per le statistiche. Sainz ha sfruttato la scia di Leclerc nel primo tentativo, poi non è riuscito a migliorarsi andando anche nella ghiaia tanto cara al papà rallista. In prima fila ci sono le seconde guide di Ferrari e Red Bull, è la loro grande occasione anche se dietro a loro c’è una coppia che mischiata potrebbe avere un effetto esplosivo, Hamilton e Alonso.

La Ferrari doveva mettere Sainz davanti a Perez e Leclerc davanti a Verstappen. Ha centrato il primo obbiettivo, quello che vale la pole al Gan premio del Belgio, ma ha fallito il secondo perché Verstappen è stato imprendibile. Sapeva di non poter partire in pole, ma ha ottenuto lo stesso il miglior tempo della giornata rifilando a Sainz un distacco enorme (0”632), senza poi degnarsi di dare a Perez una scia che probabilmente avrebbe permesso al messicano di stare davanti a Sainz. Egoismo da campione (“Non credo sia necessario dargli o la scia, è abbastanza veloce anche da solo”, aveva detto prima del via), ma anche mancanza di gioco di squadra in casa Red Bull. La Ferrari che ha giocato benissimo di squadra con le scie ha fatto solo un po’ di confusione con Charles che avrebbe voluto gomme fresche nel suo secondo e non nel primo tentativo. Un peccato veniale perché comunque non sarebbe mai riuscito a battere Verstappen che ha viaggiato su un altro pianeta per tutto il fine settimana su una pista che si adatta a meraviglia alla sua Red Bull con nuovo telaio alleggerito.

Anche partendo 15° Max può puntare alla vittoria. Se riuscirà a stare al largo dai guai alla partenza a centro gruppo potrebbe fare l’impresa. Il passo gara Ferrari non è male, ma il distacco preso dalla Red Bull è davvero enorme.

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