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Non correre papà e Grosjean rinuncia agli ovali in America

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Il richiamo dei motori è stato troppo forte. Romain Grosjean non molla. E dopo aver visto la morte in faccia in Bahrain, ha accettato la sfida americana. Correrà nel campionato Indy, anche se i figli lo hanno convinto a non gareggiare sugli ovali.

“A Sakhir ho temuto di morire ma la voglia di continuare a gareggiare era troppo forte. L’Indy è una competizione stimolante e interessante, una scelta fatta con il cuore, non vedo l’ora di scendere in pista e godermi le corse”.

“Inizialmente non volevano più che corressi e mi hanno detto di fare ogni altro lavoro diverso immaginabile, dal tennista al cuoco … Ma ho spiegato loro che correre era una grande, grandissima parte della mia vita e mi ha reso felice. Così mi hanno capito. All’inizio era spaventata anche Marion, poi ha capito che avevo bisogno di gareggiare così mi ha spinto e sostenuto”

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“L’offerta del team Dale Coyne è arrivata un paio di settimane prima del Gp di Imola (il 1° novembre scorso). Era una buona offerta e così ho deciso di accettare”.
“La mia mano sinistra sta ancora guarendo ma sono quasi pronto per tornare in una macchina da corsa per iniziare questo prossimo capitolo della mia carriera. Non mi aspetto di vincere devo imparare tantissimi aspetti: tutte le piste, le strategie, però ho passato l’inverno su Youtube a prepararmi con i video e non vedo l’ora di iniziare con i test“.

“Per quanto bello sia correre in un ovale e una 500 Miglia, non lo farò per amore dei miei figli. Se avessi avuto 25 anni e nessun bambino, avrei fatto tutta la stagione, senza dubbio. Ma per due minuti e 45 secondi in Bahrain so che hanno pensato di aver perso il padre. Fossi più giovane, accetterei il fatto che il motorsport comporti dei rischi, ma essendo un papà non posso permettere che la mia famiglia riviva quei momenti”.

“Aspetto una telefonata da Toto Wolff perché provare una macchina di quel livello sarebbe un sogno. Adesso però non è il momento, perché loro sono concentrati sulla vettura del 2021 e io sul mio programma negli Stati Uniti”.

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