Pagelle olandesi senza sufficienza per il povero Leclerc

Un Gran premio caotico con il solito vincitore. Max Verstappen non passeggia come gli è capiatto altre volte, ma doma pioggia, vento e bandiere rosse come se nulla fosse e conquista per la terza volta di fila il Gran premio di casa sua, collezionando la nona vittoria di fila, eguagliando il record di Sebastian Vettel che durava da 10 anni.

10 a Max Verstappen. La squadra lo aiuta nel momento del bisogno, ma non ne avrebbe avuto bisogno tanto il suo ritmo era superiore a quello del suo compagno di squadra. Inarrestabile.

10 anche a Fernando Alonso. Un primo giro con un doppio sorpasso da ricordare. Una gestione perfetta nell’incertezza atmosferica, dribblando anche il suo box che gli aveva messo il bastone tra le ruote con un cambio lento. Dal primo podio conquistato il 23 marzo 2003 in Malesia a quello dell’altro giorno in Olanda fanno 7463 giorni. E il record è fatto per essere allungato. Eterno.

9 a Pierre Gasly. Partiva 12° ha chiuso 3° recuperando 9 posizioni e i 5 secondi di penalità presi a inizio gara. Ha fatto risorgere l’Alpine a modo suo. Redivivo.

8 a Liam Lawson che ha debutatto nelle condizioni più difficili, ma non ha commesso errori chiudendo davanti al compagno Tsunoda, penalizzato nel finale. Un debutto senza macchia. Una brutta notizia per il povero Ricciardo (voto 4: un infortunio evitabile con la sua esperienza).

7 a Carlos Sainz che senza guizzi particolari è comunque sempre lì, davanti al compagno anche in classifica. Bravo a resistere a Hamilton e Norris anche senza gomme fresche. Non avrà i guizzi di Charles, ma ha una costanza che fa risultato.

7 anche ad Alexander Albon che ha fatto risorgere la Williams. Quarto in qualifica e ottavo a fiine gara. Bravissimo, soprattutto sul giro secco. Farebbe meglio di Perez.

5 a Lando Norris e Oscar Piastri che hanno pagato le decisioni sbagliate della McLaren.

5 anche a Lewis Hamilton e George Russell. Vedi sopra. Richiamati troppo tardi ai box per passare alle Intermedie dopo i primi giri.

5 a Charles Leclerc. Uno dei suoi weekend peggiori. Non tutto per colpa sua, naturalmente. A me piace che rischi sempre di superare il suo limite, ma è in un momento Paperino in cui capitano tutte a lui. Anche un contatto normale con Piastri ha avuto effetti devastanti. Speriamo non perda la pazienza.

4 a Sergio Perez. Possibile che non riesca a portare la seconda Red Bull dove deve essere, ossia subito dietro a Max in qualifica e in gara. Da Miami non vede una prima fila in pista. Troppo. Ma verrà riconferemato. Peccato perchè vedere Norris, Russell o Leclerc accanto a Max sarebbe più divertente.

3 a Lance Stroll. L’ultima fake news è che vorrebbe darsi al tennis. Sarà l’effetto Alonso che lo sta convincendo a cambiare mestiere.

Lo so che vi piacerebbe vedere un bello zero per il box Ferrari e il pastiggio con le gomme di Charles. Ma va detto che alla fine, nonostante, il tempo perso, Charles era tornato in pista al 5° posto. Alla fine hanno fatto molto peggio ai box di Mercedes e McLaren ritardando all’inverosimile il primo cambio. La Ferrari ha pasticciato, le Intermedie dovevano essere pronte, ma l’effetto non è stato disastroso. I problemi sono altri.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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