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Rassegna stampa: hanno vinto in due Hamilton e Verstappen

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Rassegna stampa del Gran premio di Russia più divertente degli ultimi anni grazie ai tre giovani davanti a tutti al via, a quei due scatenati che partivano dal fondo e alla pioggia che ha stravolto gli ultimi giri.

Roberto Liberale che di macchine e aerodinamica ne sa, pensa che Hamilton, da ora alla fine del campionato, potrebbe essere spinto a cambiare il motore. Se anche lui sarà capace di fare il rimontone, saranno pari, altrimenti Verstappen potrà costruire intorno a questo secondo posto il suo titolo mondiale.

Secondo la lettura della corsa di Stefano Mancini per la Stampa, “la McLaren era più veloce della Mercedes, o comunque era in grado di difendere la posizione. Ma è proprio in quel momento, gli ultimi 20 chilometri, che il grande campione fa la differenza sul giovane talentuoso e acerbo. Un bolide da mille cavalli non è gestibile in alcun modo con gomme lisce su pista bagnata. È come se Jacobs pretendesse di correre i 100 su una pista di pattinaggio. Lewis lo sa, Lando l’ha imparato”.

Giorgio Terruzzi sul Corriere della sera sottolinea che sia Hamilton sia Verstappen alla fine hanno centrato il loro obiettivo, il primo “doveva sfruttare una occasione dorata e vincere a ogni costo” e il secondo “doveva raddrizzare una domenica bestiale contenendo danni certi”.

Ma la loro doppia impresa, scrive. È stata oscurata “da due ragazzi presi da una romantica sindrome «villeneuviana». Norris e Leclerc: testardi, disobbedienti, perdenti. Convinti di poter resistere ad avversari e intemperie scopo miracolo agonistico, gloria magnifica in quanto ardua”. Leclerc viene accostato a Norris perché a sua volta chiamato a una rimontano dal penultimo posto per aver cambiato il motore. Entrambi, dice Terruzzi, “puniti dalla mancanza di prudenza, decisi a imporre la propria scellerata fiducia, a costo di cadere in vista del traguardo”.

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