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Rassegna stampa: la #Ferrari promossa per il coraggio

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Rassegna stampa del TurkishGp con la Ferrari che si prende spazio finalmente per qualcosa di positivo: il coraggio di averci provato con Leclerc. Mentre nella corsa mondiale Verstappen in versione ragioniere/tassista si riprende la vetta, dietro di rivede una Rossa che potrebbe fare da terzo incomodo.

Stefano Mancini per la Stampa ha scritto che il quarto posto, la vituperata medaglia di legno dello sport, è il risultato più frequente nella stagione di Charles Leclerc. Ieri all’Istanbul Park è stata la quinta volta. Ma c’è una novità, una svolta netta nel rapporto tra risultati e aspettative: quello che finora era considerato un buon punteggio, adesso è motivo di delusione.  Una strategia più prudente avrebbe garantito il terzo posto: i tre punti persi sono il prezzo dell’azzardo. Il bilancio del fine settimana turco resta positivo per la Ferrari. Il distacco dalla McLaren si riduce (240 a 232,5) e le prestazioni migliorano. Funziona la nuova parte elettrica Miglioreranno in egual misura anche le prestazioni del motore endotermico? La risposta è sospesa: dipende da come lavoreranno gli avversari”. 

Anche Alessandra Retico su Repubblica rifletta su questo coraggio di osare. Troppo? Se la Ferrari ha perso un podio in Turchia, ha però ritrovato se stessa: una squadra cui non è più proibito pensare di vincere. La scelta di provarci con Charles Leclerc non ha pagato, ma è il segno di uno spirito rinnovato. Non più in difesa, ma all’attacco. Anche grazie a un motore nuovo, nella parte ibrida, che sta dando riscontri positivi. Ma non è solo quello: la Scuderia pensa in grande. In una gara sulla quale pende l’incognita meteo con freddo, umidità e pioggia intermittente, si procede per calcoli. Ai box ci vanno tutti il più tardi possibile, la Mercedes di Bottas poi vincitore e la Red Bull di un Verstappen cui basta un 2° posto per tornare a guidare il Mondiale (+6 punti su Hamilton). Non il monegasco che in quel momento da terzo, come al via e per due terzi di gara sempre molto vicino ai big, si ritrova leader. «A cosa puntiamo?» chiede Charles piuttosto agitato in radio. «Al primo posto, se riesci e tenerti dietro il finlandese», gli rispondono. Resta fuori (sul bagnato non è obbligatorio fermarsi), ma i chilometri sono troppi al traguardo, le gomme sono quasi finite e la Pirelli sconsiglia a tutti di proseguire”.

E allora Giorgio Terruzzi sul Corriere della sera dice ma sì, ma certo che si doveva cercare l’azzardo, che diavolo ci stiamo a fare altrimenti a questo mondo, nello sport intende, se pure noi che lo guardiamo mettiamo i risultati davanti alle emozioni? “Beh, abbiamo avuto una speranza e un timore; una fregola e una delusione. Quasi l’intero patrimonio per noi che amiamo le storie di sport. Mai vista una Ferrari che tiene il passo di Mercedes e Red Bull, riuscendo a replicare ogni cambio di ritmo per giri 37. In aggiunta, la Rossa di Leclerc aveva assetto da asciutto, abbastanza da far pensare al peggio una volta osservate le pozze di Istanbul. L’idea di potercela fare mentre gli altri si fermavano ai box è frutto della voglia che prende chi è abituato a prenderle; della strepitosa arroganza di Charles, uno che quando vuole prova, anche se non può, a costo di combinare un disastro. A conti fatti, saranno in molti a dire: ma cosa credeva di fare quello là? Giusto, ma era terzo e forse sarebbe arrivato quarto comunque mentre vincere era fuori portata”. 

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