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Rassegna stampa Marziano Max e mille domande sul crollo Ferrari

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Ferrari che combini? I quotidiani italiani applaudono Max il marziano ma si interrogano sulla mancanza di prestazioni della Ferrari: solo merito Red Bull o qualche colpa anche di Maranello?

Fabio Tavelli, Il Foglio: “Nella terra di Eddy Merckx ecco una vittoria da “Cannibale”. Max Verstappen distrugge tutti sul circuito di Spa e si laurea a pienissimi voti all’Università della Formula 1. Una gara a tratti imbarazzante per tutti gli avversari per una superiorità che mai come a Spa è apparsa evidente. Se Max fosse partito in pole, come avrebbe meritato per il tempo in qualifica di sabato, forse avrebbe doppiato tutti. Nella storia della Formula 1 nessun pilota a meno otto dal termine ha mai avuto un gap così enorme”.

Umberto Zapelloni, Il Giornale: “Oggi le comiche è andato in onda nel giro finale quando la Ferrari ha provato a strappare a Max il punto del giro più veloce richiamando Charles per montargli gomme morbide. La mazzata data dalla Red Bull al resto del gruppo potrebbe avere ripercussioni anche sulla prossima stagione considerando che le power unit verranno congelate il primo settembre”.

Fulvio Solms, Corriere dello sport-stadio: “Chiunque di noi, da quand’era piccino a faceva brum brum con la bocca, ha immaginato di partire nel mucchio selvaggio di una gara automobilistica e infilare tutti quegli intrusi lì davanti, uno dietro l’altro, senza un tentennamento, senza un errore. Essere perfetto come davvero può capitare solo in un sogno. Verstappen lo ha fatto”.

Giorgio Terruzzi, Corriere della sera: “Non è chiaro cosa sia accaduto a una macchina sin qui pimpante ovunque, improvvisamente in affanno, non soltanto al cospetto del solito avversario. Serve attendere per capire se si è trattato di un’anomalia connessa ad assetti non efficienti, a qualche segreta magagna, oppure a un nuovo guizzo in avanti Red Bull, azzeccato al punto da trasformare la rimonta di Verstappen in una passeggiata sulle Ardenne. È comprensibile un calo di forma, del morale, dopo tante gare ad altissima intensità e qualche delusione di troppo ma diventa fondamentale a questo punto chiudere la stagione in crescendo, pur perdendo il titolo”.

Stefano Mancini, La Stampa: “Max ha schiacciato gli avversari. Un alieno: nessuno in Formula 1 aveva mai rimontato così in fretta. Sergio jPerez, che guida la stessa macchina ma sembra aver dimenticato il freno a mano inserito. Sorpassi rapidi, chirurgici, senza rischiare ma anche senza perdere tempo. Belli il sorpasso di Ocon su Gasly e Vettel, i duelli di Alonso e la notizia che il Gp del Belgio sarà in calendario anche il prossimo anno”.

Alessandra Retico, Repubblica: “Ha una Red Bull ipergalattica, come mai prima d’ora, che sembra aver messo davvero le ali. E lui somiglia all’omino che a cavalcioni di un drone sorvolava la griglia poco prima del via. Niente e nessuno lo tocca. Un tempo le avrebbe date a destra e a manca trovandosi nella mischia, ma era un’epoca fa e lui un ragazzo con l’urgenza di emergere a tutti i costi. Adesso, a 24 anni e un titolo già in bacheca, Max ti dice con saggezza: «I primi giri sono stati frenetici, ho cercato soltanto di stare lontano dai guai»”.

Alberto Sabbatini, Il Messaggero: “In un circuito per piloti veri, è apparso inspiegabilmente in difficoltà. Di guida e di testa. È stato sempre più lento di Sainz; la sfortuna l’ha preso di mira (una visiera di plastica finita nella presa d’aria dei freni) ma anche lui ci ha messo del suo pasticciando col limitatore di velocità all’ultima sosta”.

Ottavio Daviddi, Tuttosport: “La Ferrari deve riflettere, anche se porta a casa un podio (con Carlos Sainz ) e anche se deve registrare un surplus di cattiva sorte per quanto riguarda Leclerc. Venerdì e sabato la Rossa ha pagato le temperature fredde, ma ieri l’asfalto era tornato su temperature consuete e non c’è stato nessun recupero significativo, anzi il degrado gomme è stato un fattore determinante. Certo, la Ferrari ha una monoposto adatta a piste da maggior carico rispetto a Spa (e purtroppo anche Monza), ma la situazione è tale che difficilmente sarà sovvertibile”.

Alberto Antonini, Formula Passion: “C’è parecchio sconforto in Gestione Sportiva, al di fuori delle dichiarazioni ufficiali. Non è più soltanto la consapevolezza di poter fare ben poco contro un Verstappen che ha Redbullizzato tutti, compreso il suo compagno di squadra; adesso c’è addirittura il timore di non riuscire a conservare il secondo posto tra i Costruttori. Il degrado delle rosse non è più soltanto un tema di pneumatici: la F1-75 ha perduto a Spa quelle caratteristiche prestazionali che l’avevano messa in luce nella prima metà della stagione, a prescindere da errori di altro tipo che avevano inficiato la situazione in classifica. Viene naturale associare la mediocre gara di Spa (mediocre per gli standard della Ferrari 2022) con la nuova normativa di controllo anti-porpoising; e certo, il messaggio radio di Riccardo Adami, ingegnere di Sainz, induce a pensare in questo senso. “Stai lontano dai cordoli” sembra un chiaro avvertimento a non pregiudicare ulteriormente l’integrità del pattino sotto la scocca.Ammesso che ci fossero, gli sviluppi sulla motorizzazione Ferrari sono serviti a ben poco contro gli ex clienti Honda. Ma è molto più probabile che a fare la differenza siano state scelte di aerodinamica e assetto, magari non sempre visibili”

Franco Nugnes, Motorsport: “La Red Bull ha fatto il vuoto anche senza l’uso del telaio alleggerito. La differenza l’ha fatta Verstappen,i 26 secondi che la F1-75 ha collezionato nell’università dei GP sancisce che non c’è storia contro la squadra di Milton Keynes. A Maranello se ne devono fare una ragione. Leclerc ha pagato una penalità per una scelta discutibile del muretto Ferrari: per rovinare il trionfo dell’olandese, Leclerc ci ha lasciato altri due punti”.

Edoardo Sanfilippo, Circus F1: “Superiorità imbarazzante. Le due Red Bull fanno un sol boccone di una anonima F1-75 La nuova direttiva tecnica potrebbe essere una delle cause di questa debacle ma non può essere vista come una scusante; infatti, anche la Red Bull doveva essere penalizzata da essa ma non sembra sia stata minimamente scalfita”.

Federico Caruso, F1 Sport: “La Ferrari che doveva ritrovarsi a combattere ogni GP fino alla fine si ritrova invece umiliata dalla differenza di prestazioni tra le monoposto. Ormai il mondiale è segnato, e la scuderia di Maranello potrà solamente limitare i danni”

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