Ciao Nestore, addio a Morosini grande firma dei motori

Il maledetto Covid si è portato via un amico, Nestore Morosini, grande firma dei motori e della Formula 1 dalle pagine del Corriere della Sera dove era entrato come correttore nel 1965. Era ricoverato da settimane al Sacco di Milano, sembrava pronto per tornare in pista, invece nella notte ci ha salutati per sempre. Aveva 83 anni e ancora tanta voglia di raccontarci lo sport…

Ciao Nestore,

Non so da quanto tempo ci conosciamo. Di certo sono stato io a conoscerti per primo perchè ti leggevo sulle pagine del Corsera quando non pensavo ancora che un giorno saremmo diventati colleghi. Ecco ora forse ricordo Long Beach 1983, la prima gara che ho visto con un pass fattomi avere dal papà di un amico che era direttore di Quattroruote.

Tu davi spettacolo ai box perchè la tua allegria era contagiosa, eri amico di tutti perchè la tua curiosità ti spingeva a conoscere tutti. Ti ho letto tante volte, anche quando diventavi polemico e pungente e facevi arrabbiare Enzo Ferrari. Le cose più belle le hai certamente scritte su Gilles un pilota che hai amato e di cui hai contribuito a costruire il mito con i tuoi racconti e i tuoi articoli.

Aveva cominciato a scrivere di calcio, aveva coperto mondiali, olimpiadi e soprattutto la sua amata Inter, l’unico motivo dei nostri piccoli litigi. Ma sul calcio quando ci lasciamo prendere dal tifo l’obbiettività la lasciamo in spogliatoio…

Nestore aveva portato in pista il modo di fare giornalismo che usava per raccontare il calcio. Prima c’erano i resoconti delle gare, qualche rara intervista, Poi hanno cominciato a parlare i piloti, sono arrivati quelli che in gergo chiamiamo “gli spogliatoi”. Aveva portato il mestiere del giornalista di Formula 1 nel futuro.

Cercava sempre la notizia, lo scoop. E quando poi ebbe la responsabilità del Corriere Motori ha cominciato le sue battaglie per la sicurezza stradale… se l’Italia oggi è piena di rotonde sul modello della Francia beh un po’ è merito (o colpa) sua…

Sono stato tuo lettore, poi sono diventato tuo concorrente (e non era facile, quando ero a il Giornale tutte le mattine correvo ad aprire il Corseva per paura di prendere un buco), poi siamo stati colleghi quando nel gennaio 2001 sono arrivato al Corriere e abbiamo cominciato a coprire i gran premi assieme fino a che non sono diventato addirittura il suo capo. E allora lì ho scoperto un Nestore vulcanico, un Nestore pieno di proposte, di idee, di suggerimenti. Con tanta voglia di sorprendere il lettore.

Ciao Nestore, lassù ti divertirai con Gilles, il Commendatore e HH… un abbraccio a Ivana, la tua roccia incrollabile e alle tue tenere ragazze.

Qui trovate la recensione che qualche anno fa avevo fatto del suo ultimo libro, una raccolta dei suoi preziosi incontri http://topspeed.gazzetta.it/2017/02/20/morosini-ci-racconta-la-f1-vista-da-dentro/

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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