Massa: la Ferrari deve aiutarmi nella mia battaglia per il titolo 2008

Massa vuole il Mondiale 2008 e qui ci spiega la sua battaglia e perché ci crede https://www.ilgiornale.it/news/sport/rivoglio-mondiale-2008-rossa-non-mi-lasci-solo-2215515.html

Felipe Massa come va la sua battaglia legale per riavere il Mondiale del 2008, quello che poi per un solo punto finì a Hamilton?

“Stiamo lottando. Ho cinque studi legali in vari paesi e una settantina di avvocati che lavorano per me. Abbiamo mandato una lettera con le nostre richieste alla Fia e a Liberty. Entro il 12 ottobre ci devono rispondere. Poi vedremo se andare in tribunale”.

Ci ricordi perché dopo 15 anni ha deciso di riprendersi quel Mondiale?

“Perché ho letto un’intervista in cui Ecclestone raccontava di sapere che il Gran premio di Singapore era stato manipolato, ma di non aver fatto nulla per non rovinare la reputazione della Formula 1 …”.

Scusi, ma non lo sapeva già che a Singapore la Renault mandò Piquet a schiantarsi per aiutare Alonso a vincere la gara?

“E’ da quando si è scoperto che io volevo ricorrere per riavere quel campionato. A Singapore stavo vincendo la gara, senza l’incidente di Piquet non sarei rientrato restando poi con il bocchettone della benzina incastrato. Avrei vinto e vi ricordo che quel campionato l’ho perso per un punto solo”.

Perché non fece qualcosa allora?

“Correvo per la Ferrari e i legali della Scuderia mi chiesero di non fare nulla perché ormai i tempi erano scaduti, ma oggi che chi comandava ammette di aver saputo, ma di non aver fatto nulla, non ci sto più. Il caso è stato riaperto da quello che abbiamo saputo”.

E adesso la Ferrari la sta aiutando?

“Non ancora, ma mi aspetto che mi aiuti perché io ho vinto il sedicesimo titolo della Ferrari. Loro non possono starne fuori. È una lotta seria e importante e mi auguro che la Ferrari lo capisca. Non vedo perché dovrebbe restarne fuori. Lo faccio per me, per i tifosi e per tutto il Brasile”.

Addirittura?

“Ricordatevi quanti piloti brasiliani ci furono dopo Senna? Adesso in Formula 1  non ce ne sono. Con un brasiliano campione del mondo le cose cambierebbero. Il Brasile ha tanto bisogno di un campione del mondo”.

 Lei in fin dei conti quel Mondiale lo aveva vinto per pochi secondi… Poi Hamilton superò Glock e… la gioia si trasformò in disperazione.

“Quel Mondiale lo meritavo. Lo dicono tutti. Andate a leggere quello che hanno detto in quel periodo il presidente Montezemolo, Todt e Domenicali. Ricordo bene quanto abbiamo sofferto quel giorno in Brasile”.

La stanno aiutando?
“Li ho sentiti, nessuno mi ha chiesto di fermarmi, al massimo mi dicono che non sarà facile”.

Eppure la Fia le ha negato il pass a Monza?
“No, è stata la Fom, ossia Liberty. Io sono testimonial della F1, ma mi hanno amichevolmente chiesto di  non andare a Monza per non alimentare troppo le polemiche. Li ho capiti”.

Che cosa avete raccolto finora?

“Oltre all’intervista di Ecclestone, abbiamo trovato nel documentario su Mosley una registrazione in cui si dice che anche Charlie Whiting sapeva perché Nelson Piquet gli aveva raccontato tutto prima della gara finale a Interlagos”.

Piquet padre e figlio li ha sentiti?

“Li ho cercati, ma non mi hanno ancora risposto”.

Ci furono anche delle condanne quando esplose il Singapore Gate. Non bastano a rendere giustizia?

“Ridicole. La Renault fu condannata con la condizionale: se avesse ripetuto il reato entro due anni sarebbe stata condannata. Briatore fu escluso dalla F1, ma poi fu riammesso. Pat Symmonds fu squalificato per cinque anni, ma dopo due era già al lavoro. L’unico danneggiato sono stato io. Che giustizia c’è stata per un caso così serio?”.

Qualcuno dice che lo sta facendo per i soldi?

“Sapete tutti che cosa rappresenti anche economicamente un titolo per un pilota, ma io lo sto facendo per la giustizia nello sport. C’è stata una gara rubata, una gara manipolata che ha cambiato il risultato di un Mondiale. Non conta che magari Hamilton avrebbe corso in modo diverso senza quella gara. Conta che quella gara è stata truccata”.

È davvero convinto che un tribunale possa annullare quella gara e quindi assegnarle il Mondiale 2018?

“Credo molto nella giustizia. Tutti sanno quello che è successo a Singapore. Dio sa quello che è successo. Gli avvocati sono convinti che ci siano gli estremi per proseguire la lotta e poterla vincere”.

Le starà costando un sacco di soldi questa battaglia.

“Vero, però c’è qualcosa di più importante: la giustizia. Non posso fermarmi. In altri sport è stata fatta giustizia se qualcuno ha rubato. Hanno cancellato delle vittorie. Io chiedo solo che mi diano il mio Mondiale”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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