Pagelline del Belgio: Masi dietro la lavagna con Norris e la Ferrari

Difficile dare le pagelle a un gran premio del Belgio che non si è corso. Ma se hanno assegnato i punti, qualche voto posso darlo lo stesso… Che ne dite?

10 a George Russell. Perchè quello che ha fatto sabato è stato comunque straordinario. Quel secondo posto in qualifica in mezzo a Max e Lewis è ancora più significativo di quel che fece l’anno scorso nella sua unica apparizione in Mercedes. Sarebbe stato davvero bello vedere che cosa avrebbe combinato in gara.

9 a Sebastian Vettel. Il suo grido contro Masi e quello stop accanto alla McLaren distrutta per assicurarsi che Norris stesse bene valgono il podio del weekend. Davvero una persona fuori dal comune.

8 a Max Verstappen. La pole comunque se l’è presa lui. Guidava una Red Bull, ma anche Perez la guidava. E poi venerdì era andato a muro e non era facile riprovarci in quelle condizioni. Lui avrebbe voluto correre. Ma era l’unico. Anche perchè davanti non avrebbe avuto messuno.

7 a Lewis Hamilton. Di solito sotto la pioggia il re è lui. Qui ha perso contro Max e George. Ma era comunque lì, pronto a tirare una zampata delle sue in gara. E dopo di e’ fatto sentire: è stata una farsa, ci hanno mandato fuori solo per un motivo… i soldi, gli sponsor, il business.

6 a Daniel Riccardo. Ha festeggiato il suo 200esimo Gp stando davanti al rampante Norris… non ci sperava neppure lui probabilmente.

5 a Lando Norris. Inutile girarci attorno, sabato ha sbagliato lui prima di Masi. Ha rischiato troppo, è andato oltre il limite. Russel c’era già passato all’aeu rouge e con gomme intermedie addirittura. Lui ci ha provato, ha perso il controllo. Per fortuna non si è fatto male. Ma l’errore è tutto suo.

4 alla Ferrari. Non ai piloti si badi bene. Charles e Carlos non hanno colpe, ma possibile che una volta ogni tre/quattro gran premi in Ferrari succeda qualcosa che non capiscano…. Davvero incomprensibile.

3 a Kimi Raikkonen per quel suo rientro ai box con toccata del muretto venerdì… inspiegabile.

2 a Sergio Perez. Beh finire fuori in un giro di ricognizione è sempre un piccolo capolavoro. Non inedito, sia chiaro. Ma comunque grave.

0 a Michael Masi, alla Fia e a Liberty Media. Non per non aver fatto disputare la gara. Non voleva correre nessuno in fin dei conti. Ma per aver messo in scena una buffonata allucinante con quei due giri dietro Safety Car per assegnare dei punti.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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