Sempre e solo #Hamilton nel giorno dell’umiliazione #Ferrari

Dal venerdì alla domenica la caduta Ferrari è stata continua. Ogni volta pensavo avesse toccato il fondo, invece poi andava sempre peggio. Dalla Fp1 di venerdì alla gara il weekend della Ferrari non è stato nero, è stato nerissimo. Mentre Lewis Hamilton viaggiava indisturbato verso la sua 89esima vittoria, a due sole dal record di Micheal, Leclerc doveva dannarsi per lasciare l’ultima posizione.

Dopo il venerdì nero c’è stato il sabato nero. E dopo il sabato nero, c’è stata la domenica nerissima. Per fortuna il lunedì ci si riposa. Ma poi a fine settimana si ricomincerà a Monza e un weekend come quello belga sulla pista di casa, sarebbe una pugnalata per tutti i tifosi.

La Ferrari ha avuto un giro di gloria, il primo di Charles Leclerc in cui l’uomo del futuro ha effettuato quattro sorpassi risalendo fino all’ottava posizione (Sainz non era neppure partito). Una fiammata. Perchè già al secondo giro ha cominciato ad avere un problema alla power unit e a perdere potenza e posizione.

L’immagine della gara della Ferrari è quella del 17° giro, quando Kimi Raikkonen con l’Alfa Romeo Sauber motorizzata Ferrari ha superato in scioltezza Vettel prendendosi la 12esima posizione. Se l’Alfa di oggi (la Sauber con gli adesivi Alfa Romeo) sta davanti alla Ferrari, significa solo che la Ferrari ha sbagliato davvero tutto quello che poteva sbagliare.

Una Ferrari mai in lotta per entrare in zona puntise non per la fiammata iniziale di Leclerc è qualcosa che mai ci saremmo immaginati pur avendo ben presente i limiti del progetto SF1000. Perchè non essere all’altezza di Mercedes e Red Bull ci sta. Non essere competivi con Renault, Alpha Tauri, McLaren e Racing Point è più che deprimente. E’ solamente umiliante. E rimandare tutti al 2022 non basta. Certe figuracce non sono giustificabili per una squadra con la storia della Ferrari.

Là davanti Hamilton ha fatto gara quasi solitaria. Bottas, anche per uno strano ordine di scuderia, non lo ha mai avvicinato, ma è riuscito a restare tranquillamente davanti a Verstappen, l’unico a chiudere con un distacco umano (15″) dal vincitore. “Non è stata una gara semplice come può sembrare perchè ho avuto un paio di bloccaggi e alla fine temevo succedesse qualcosa come a Silverstone”. Appena già dal podio e due Renualt, sorpresa del weekend. E poi Albon, Norris, Gasly, Stroll, Perez, Kvyat, Raikkonen e finalmente (se siete riusciti a leggerli tutti) ecco i due ferarristi a oltre 70″ dal leader. Per fortuna il giro in belgio è lungo più di 7 km… altrimenti le Rosse sarebero state doppiate anche qui.

Paura al decimo giro quando Giovinazzi ha perso la sua Alfa Sauber ed è andato a schiantarsi coinvolgendo anche Russel, colpito da una gomma impazzita. Nessun problema per fortuna. Ma Belgio ancora amaro per Antonio.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

4 commenti

  1. Il quattrovoltecampionedelmondo è riuscito ad arrivare davanti al suo compagno. È questa l’unica notizia positiva in casa ferrari. Finalmente uno pseudo pilota da 40milioni di euro all’anno è riuscito a battere il suo giovane compagno di squadra.gli ha fatto vedere chi è…

  2. Buona sera, a suo avviso, cosa è più noioso e scontato? 1) la F1 dominata dal binomio Hamilton/Mercedes, 2) il tennis dominato da Djokovic oppure 3) la seria A dominata dalla Juventus?

    1. Bella domanda. Temo la F1

  3. Sig Zapelloni
    Grazie delle sue parole, li leggo con interesse (purtroppo non con piacere).
    Aggiungerei solo quanto detto da Camilleri a fine 2019: “spenderemo piu soldi che mai… per vincere”
    Lei pensa che abbiano veramente sprecato tanti soldi nella SF1000?
    Se si, non si puo parlare di “salute”. Semplicemente non si puo’… e magari serve per fare che Andrea speroni un po suo fratello
    Grazie

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