#Todt: il virus cambierà la #Formula1

Ho conosciuto Jean Todt nell’estate del 1993… Dopo pochi mesi durante una sessione di prove a Monza mi disse: “alle sue domande non rispondo”. Io continuano a farle e lui continuava a non rispondere. Avevo raccontato le risse interne a Maranello, le litigate, i primi (e unici) passi falsi del nuovo Napoleone di Maranello.

Siamo andati avanti qualche tempo a farci la guerra. Ricordo un pezzo terribile che scrissi per Rombo. Quella volta mi tolse anche il saluto… Aveva ragione. Lo avevo preso in giro per la forfora, cosa che non si fa…

Con il passare del tempo il rapporto è migliorato grazie anche all’intercessione del presidente Montezemolo. Sono subentrati la stima e il rispetto reciproco. Poi sono arrivare anche le vittorie e tutto è diventato più facile.

Mi viene in mente tutto questo perchè spulciando gli annuari Ferrari per un lavoro che sto facendo, mi è capitata in mano una dedica che mi fece nel 2007…

Oggi Jean Todt è presidente della Fia e spesso negli ultimi anni mi ha concesso delle belle interviste. Quando chiamo lui risponde sempre. Questa volta non lo disturbo perchè ha parlato a lungo con motorsport.it ecco che cosa ha detto:

“Non penso che la priorità per un Costruttore sia assicurarsi la continuità nel mondo delle corse. Ovviamente ci spero ed è per questo che dobbiamo ascoltare tutti. Anche per i più grandi non dobbiamo dare nulla per scontato, quindi va considerata ogni cosa”.

“Dobbiamo essere umili, amiamo il motorsport, ma non è una cosa essenziale per la società, per cui vanno fatte le scelte più giuste e adatte. Bisogna prendere tempo, ma sono convinto che si tornerà a correre e spero che sarà anche meglio di prima”.

“Sono certo che molti team, fornitori e Costruttori dovranno rivedere i propri programmi, potrebbero essere costretti a fermarsi. Non voglio essere troppo fiducioso, ma spero che alcuni proprietari e sponsor mantengano le motivazioni. Ecco perché non dobbiamo fermarci e scoraggiarli. Possono dire, ok, dopo tutto questo qual è lo scopo? Mi piace ancora? Ne ho bisogno?’ Dobbiamo spingerli in questa direzione, è la nostra responsabilità”.

“Appena sapremo che si può ripartire penso che ci potranno essere due o tre GP al mese. Cominciando a luglio o agosto e proseguendo fino a dicembre. Abbiamo sei mesi, moltiplicando per tre siamo su un numero ottimo di gare”.

“In ogni disastro e crisi ci sono tanti contro, ma anche dei pro. La cosa buona è che abbiamo l’opportunità di migliorare il futuro. In Formula 1 abbiamo raggiunto dei costi elevatissimi fuori dal normale, vanno assolutamente reindirizzati su un altro livello”.

“Se mi chiedeste del rapporto tra Fia e Ferrari, vi risponderei che mi piacerebbe moltissimo dare i dettagli della situazione, ma la Ferrari si è opposta. Hanno ricevuto una sanzione, ma non posso dire di più riguardo ad essa”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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