
Trent’anni fa cadeva il Muro di Berlino e quella che fino a quel giorno era la Germania Ovest fu invada da migliaia di Trabant, le piccole auto spinte da inquinantissimi motori a due tempi, che venivano prodotte e vendute all’Est.
Le Trabant sono il simbolo automobilistico della caduta del Muro. Sono le auto del popolo dell’Est, le auto che hanno trasportato la popolazione orientale verso la libertà.
Le Trabant, con una struttura base del telaio in acciaio, erano auto con la carrozzeria in plastica, anzi in Duroplast, un materiale pressato di notevole spessore, contenente lana o cotone impregnato di resine, economico da produrre, robusto e molto leggero, ma assolutamente non degradabile. La carrozzeria non si deformava negli urti, come capita con l’acciaio, ma, subiva delle vere e proprie fratture…
Inserita da Time tra le 50 peggiori auto del Mondo (ma in classifica trovate anche la Multipla, la Ferrari Mondial, ma non la Duna Vedi qui ), la Trabant veniva prodotta in tre modelli, berlina, cabrio e giardinetta: tutte le “601” montavano motori a due tempi di 595 cm³ per 25 cv (poi sostituiti con il 1043 cm³ della Polo). L’accelerazione da 0 a 100 km/h in 29 secondi, la velocità massima di 112 orari il tutto rilasciando un fumo che oggi porterebbe all’arresto di chi è al volante.
La produzione andò avanti dal 1957 al 1991 per oltre 3 milioni di esemplari. Gli U2 utilizzarono le Trabant come scenografia nei concerti dello Zoo Tv Tour…
Caro Zapelloni, non si dimentichi della NSU Prinz, un vero gioiello per gli amanti del genere
Quella portava anche sf…. così diceva la leggenda