
Chi l’ha provata l’ha definita la Ferrari più divertente mai arrivata in strada. La 296 Speciale nasce con una missione particolare: alzare ancora di più il livello di divertimento quando ci si mette al volante.
“Abbiamo chiesto ai nostri colleghi di sviluppare la vettura più divertente che l’azienda avesse mai fatto – racconta Enrico Galliera, il responsabile marketing e commerciale – quindi, il concetto era: dammi qualcosa che porti, noi li chiamiamo driving thrills, le emozioni di guida e il sorriso al più alto livello possibile, senza compromessi, cercando di trovare tutti quegli elementi che facciano di questa vettura una vettura straordinaria, non solo in termini di performance, ma anche in termini di emozioni che riesce a suscitare”. Guardando negli occhi Raffaele De Simone, il re dei collaudatori di Maranello, un uomo che con queste auto regge il confronto con Leclerc e Hamilton, si capisce che l’obbiettivo è stato raggiunto. Il tempo sul giro a Fiorano: 1’19” (2”5 in meno) conferma che le prestazioni ci sono davvero tutte: 0/100 in 2”8; 0/200 in 7” e 200/0 in 106 metri; la velocità massima oltre i 330 orari è anche inutile aggiungerla tanto è limitata.







La nuova berlinetta della Casa è agile, reattiva, stabile e sfrutta tutti i suoi 880 cavalli. È un’auto che va oltre la 296 da cui è derivata aggiungendo “una sensazione di predittività e intuitività che la rendono unica”. Così almeno ci raccontano gli uomini della Ferrari, orgogliosi di questo nuovo step oltre i confini della realtà. Un risultato raggiunto lavorando sotto il vestito abilmente ridisegnato da Flavio Manzoni e dalla sua squadra con gli abituali richiami, senza nostalgia, alle grandi Ferrari del passato (in questo caso alla 250 Le Mans). La 296 Speciale è un’auto dalle prestazioni estreme senza essere estrema nel suo look che predilige l’eleganza alla sfacciataggine. Per intenderci è una bella donna che quando entra in una stanza attira tutti gli sguardi senza mettere in mostra un décolleté esageratamente profondo.
I NUMERI RACCONTANO TUTTO
Il nuovo abito, senza aggiungere ingombranti e poco eleganti grandi ali posteriori (ma un’elegante e minima ala posteriore che compare al bisogno c’è comunque), permette di ottenere un carico verticale di 435 kg totali a 250 km/h, il 20% in più rispetto alla 296 GTB. Il lavoro sull’aerodinamica è stato pazzesco. E ancora una volta sono servito gli studi effettuati in collaborazione con il reparto corse, sia della Formula 1 che dell’endurance. La versione Speciale della 296 è nata per divertire e il suo segreto è sintetizzabile in tre numeri: 50 che sono i cavalli aggiuntivi; 60 i chili risparmiati intervenendo sui materiali con un uso estensivo del carbonio; il 20% che indica l’aumento del carico.
DUE MOTORI DA 700 e 180 CAVALLI
Il cuore della 296 Speciale è il motore, anzi i motori perché quello termico da 700 cavalli si aggiungono i 180 del propulsore elettrico. Il motore termico si ispira a quello della 296 Challenge in termini di calibrazione e gestione della sovralimentazione, ma aggiunge bielle in titanio, pistoni rinforzati e albero motore alleggerito. Tutti questi elementi, uniti a un sistema di controllo della detonazione di derivazione Formula 1, permettono al V6 di aggiungere 37 cavalli rispetto alla versione precedente, raggiungendo i 700 cv. Anche il motore elettrico è stato portato al limite ed ora arriva ad erogare 180 cv nella nuova modalità extraboost. Permette anche di marciare in modalità full-electric per un massimo di 25 km. “Per realizzare questa vettura abbiamo attinto al mondo della Formula 1, ma abbiamo attinto anche al mondo dell’Endurance con la 499P, che è la vettura che, a me piace ripetere, ha vinto per due volte consecutiva la 24 ore di Le Mans”, aggiunge Galliera.
407 MILA EURO PER LA COUPE’
La 296 Speciale è figlia di una semplicissima strategia di prodotto che si riassume in quella frase “Ferrari diverse per clienti diversi” che permette di allargare la famiglia e di avere “Ferrari diverse per momenti diversi”. Con la 296 GTB ormai sold out, la Speciale offre un ponte in attesa si nuovo modelli, ma lo fa in perfetto Ferrari Style, cioè offrendo prestazione sempre migliori. Peccato che anche questo sia un modello destinato a finire nei garage di chi è già proprietario di altre Ferrari. C’è chi l’ha prenotata senza neppure averla vista pur sapendo che il prezzo è di 407 mila euro per la versione coupé che arriverà nel primo quarto 2026 e 462 mila per la versione Aperta che arriverà nel secondo quarto del prossimo anno. “C’è addirittura chi le ordina tutte e due”, assicura Galliera. Alla presentazione la coupé si presenta in un inedito Verde Nürburgring molto acceso, ma allo stesso tempo molto elegante, mentre la Aperta è in un Rosso Dino che visto sotto i riflettori del Centri Stile assomiglia al papaya McLaren. Ma è meglio non sottolinearlo. Fermiamoci al commento che i piloti hanno fatto ai tecnici dopo averla provata: “Straordinaria”.


