Alonso sorprende tutti e Horner chiude il caso. Ma chi ci crede?

Difficile lasciar parlare solo i motori. Il caso Horner, nonostante l’assenza di papà Jos ad alzare le fiamme, resta bello caldo. Ne discutono tutti. Anche a sproposito naturalmente.

“Il caso è chiuso”. Christian Horner prova a chiudere la porta, quando la fuga è già cominciata. Non si sottrae alle domande, esattamente come ha fatto Verstappen il giorno prima, ma cerca di far finta che tutto sia come prima. Con sua moglie, con Marko, con Jos e Max Verstappen. Non con la dipendente che sarebbe stata temporaneamente sospesa, ma questo sarebbe un po’ eccessivo da sostenere.

“Sono sicuro che Max onorerà il suo contratto fino al 2028” aggiunge mentre Toto Wolff ridacchia e alimenta le chiacchiere su un possibile assalto della Mercedes al tri campione del mondo. Se la Red Bull dovesse esplodere come teme papà Verstappen (non presente a Gedda) scatterà l’assalto alla diligenza. La Ferrari avrebbe già mandato dei messaggi a Newey che intanto ha prenotato un posto barca a Monaco per il suo nuovo Oyster 885 molto personalizzato.

Anche questa settimana il programma è anticipato di un giorno per il Ramadan. Oggi qualifiche, domani gara (ore 18) su una pista folle, veloce come Monza, ma stretta come Monaco. L’uomo del giovedì è stato Alonso, più veloce di Russell e Verstappen. La Ferrari ha lavorato più sulla gara che sul giro secco con una configurazione più carica. Sainz è andato in pista con 39,5° di febbre. Non ha mollato il volante neppure per le prove libere e alla fine ha ottenuto il settimo tempo, riuscendo anche a lamentarsi per un impedimento di Hamilton.

Oggi Charles attaccherà la pole, poi in gara non sarà semplice contro una Red Bull che ha ritrovato anche un Perez in palla. Leclerc ha dimostrato un buon passo gara con la gomma soft, quella che di solito la fa soffrire “Non un brutto stint”, ha ammesso Vasseur spiegando di aver fatto tesoro da quanto visto un anno fa con Charles al via in dodicesima posizione. Potrebbe azzardare una strategia diversa, anche perché qui il traffico sarà terribile e il rischio Safety Car altissimo.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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