Che botta Leclerc: assaggia subito i muri di Gedda

Gli occhi erano tutti per il duello Mondiale tra Lewis e Max quando Charles ha tirato la sua Ferrari nel muro a tre minuti dalla fine delle prove. Un brutto errore. Un super lavoro per i meccanici.

Che i muri del neonato circuito di Gedda fossero vicini e pericolosi, lo si era capito subito. Fin dai primi giri era cominciato il conto alla rovescia: chi sarà il primo a schiantarsi? Passa un’ora e nessuno finisce a muro. Anzi c’è chi fa i miracoli come Giovinazzi che porta quel ferrovecchio dell’Alfa Romeo Sauber al quinto posto.

Si accettano sommesse. Mazepin non è quotato. Toccherà a lui schiantarsi contro un muro. Mick Schumacher lo sfiora, lo pizzica, ma non fa danni. Sta scadendo anche la seconda ora senza danni per auto e piloti. Poi a tre minuti dalla fine, ecco che esce una bandiera rossa e schiantato contro un muro alla curva 15 c’è Charles Leclerc.

Una botta violenta ad altissima velocità. Tutto lascia pensare ad un errore di guida. Charles che stava lavorando sul long run e non sul giro lanciato, ha esagerato nel cercare il limite. Lo ha fatto nel momento sbagliato. Non era il caso di rischiare in quel momento. Charles ama i circuiti cittadini, sa di poter fare la differenza, ma poi gli capita di finire a muro a Baku, di schiantarsi a Montecarlo, di inaugurare i muri di Gedda. Ha chiesto scusa via radio. Si è preso tutte le colpe.

Era più arrabbiato che dolorante.

La mappa del nuovo circuito di Gedda segna 27 curve, nessun circuito ne ha così tante. Ma poi quando i piloti le affrontano senza alzare il piede dall’acceleratore per il 79% del giro, capisci che quelle non sono curve vere. Che questo è un circuito cittadino, ma ad altissima velocità con media superiore ai 250 chilometri orari. Medie da Monza, Silverstone, Mugello circuiti veri con vie di fuga quasi infinite, non con i muretti a segnare i fuori limiti. Leclerc li ha assaggiati subito. Impossibile prevedere una gara senza Safety Car.

Per la cronaca mondiale Hamilton ha rifilato 56 millesimi a Max in mattinata e 195 con le luci artificiali quando tra i due litiganti si sono infilato Bottas e Gasly. E’ solo il primo round. La Mercedes sta sfruttando tutta la potenza del suo motore. Max sta studiando come tenere il passo. Nella prima ora era stato vicinissimo usando sioprattutto gomme più dure. Nella seconda è rimasto lontano dedicandosi ad altro-

Per Valtteri Bottas la pista è una figata. Guardate qui…

Strepitoso nelle prime prove Antonio Giovinazzi, quinto con un’Alfa Romeo che con viene sviluppata da mesi. Antonio è stato davanti alle due Ferrari con Kimi Raikkonen addiritturta al 16esimo posto. Una prestazione dedicata a chi lo ha fatto fuori.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. Buon giorno sono emanuele a me questa pista sembra un pò assurda per la pericolosità. hanno rovinato i circuiti piu belli come monza silverstone hochenaim per la sicurezza e poi corrono in questa pista velocissima in mezzo hai muri .mah qualche dubbio rimane . cordiali saluti emanuele

    1. Molto pericolosa vero anche perché velocissima

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