E’ finita l’avventura di Ricciardo in Formula 1

Dopo 257 gran premi, 8 vittorie, 3 pole e 32 podi, Daniel Ricciardo saluta la Formula 1. La Visa Cash vattelapesca, ovvero la vecchia Toro Rosso ha deciso di lasciarlo a piedi per le ultime sei gare del campionato affidando la monoposto al giovane Liam Lawson (22 anni) neozelandese senza parentele con il mitico Eddie che è americano.

“Ho amato questo sport per tutta la vita. È selvaggio e meraviglioso ed è stato un viaggio. Alle squadre e alle persone che mi hanno accompagnato dico grazie. Ai tifosi che amano lo sport a volte più di me, dico ancora. Avrà sempre i suoi alti e bassi ma è stato divertente e a dire la verità non lo cambierei.
Fino alla prossima avventura”, ha scitto Daniel sul suo profilo Instagram.

Mentre Laurent Mekies lo ha ringraziato su quello del team: “Daniel ha portato molta esperienza e talento al Team con un atteggiamento fantastico, che ha aiutato tutti a sviluppare e favorire uno spirito di squadra stretto”.

Obiettivamente la seconda vita di Daniel in Formula 1 non ha lasciato il segno che ci si aspettava. Una volta lasciata la Red Bull non è più riuscito ad essere quello di prima che non aveva sfigurato neppure contro Max Verstappen. Poi con la Renault si era un po’ perso (anche il team non era il massimo) e in McLaren si era trovato come compagno il giovane Norris. Lo aveva anche battuto vincendo la sua ultima gara a Monza nel 2021…

Ma il Ricciardo migliore resta il primo, quello che è passato da Vettel a Verstappen con la Red Bull. Quando i suoi sorpassi erano diventati un motivo per vedere certe gare, tanto che pure in Ferrari ci avevano fatto un pensierino.

La Red Bull sperava di ritrovare quel Ricciardo quando lo ha rimesso al volante della Toro Rosso, magari per promuoverlo poi al posto di Perez, invece daniel non è più stato veloce ed efficace. ha continuato a sorridere, ad essere gentile e simpatico. Ma in Formula 1 non basta. E a 35 anni se no sei più veloce arriva il momento in cui ti ringraziano e ti dicono di restare a casa. Inevitabile. Il tempo passa per tutti. Un gioro passerà anche per Hamilton e Alonso

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Pilota mediocre, senza nessuna attitudine particolare, soppravalutato da alcuni giornalisti.
    I suoi sorpassi., niente di speciale, è diventato uno “staccatore” dal 2014 da quando la frenata dell asse posteriore della macchina è gestita dalla centralina, Uno dei piloti più scarsi insieme Sainz che ho visto guidare auto di prima fascia da quando seguo la F1 ( Oltre quaranta anni)
    Se si vuole parlare di staccatori,
    riveda una vecchia intervista di Ascanelli, è cosa diceva di Vettel,.

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