
Un matrimonio prima o poi Fca lo deve fare. Saltato quello con Renault, ecco che ci riprova ancora in Francia con il gruppo Psa che comprende Peugeot, Citroen, Ds, Vauxhall e Opel. La notizia anticipata ieri dal Wall Street Journal è stata confermata questa mattina da una nota di Fca.
“A seguito di recenti notizie in merito ad una possibile operazione strategica tra Groupe PSA e il Gruppo FCA, Fiat Chrysler Automobiles N.V. conferma che sono in corso discussioni intese a creare un Gruppo tra i leader mondiali della mobilità. FCA non ha al momento altro da aggiungere”.
L’ accordo potrebbe creare un gigante automobilistico da 50 miliardi di dollari. Le due parti starebbero studiando la fusione tra uguali: l’amministratore delegato di Peugeot Carlos Tavares andrebbe a capo della nuova casa automobilistica come Ceo, mentre John Elkann ne diventerebbe presidente.
Per raggiungere il risultato è necessario muoversi con estrema prudenza. Una lezione che il governo francese potrebbe aver imparato negli ultimi mesi dopo aver provocato, all’inizio di giugno, il naufragio dell’alleanza Fca-Renault»
Fca e Psa insieme hanno venduto complessivamente 8,7 milioni di auto lo scorso anno: a tale livello sarebbero la quarta casa automobilistica al mondo, davanti a General Motors con 8,4 milioni di auto. Volkswagen ha venduto lo scorso anno 10,8 milioni di auto, una cifra simile a quella dell’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. Toyota ne ha vendute 10,6 milioni.
Fca porta in dote la sua penetrazione nel mercato americano con Jeep e in quello za brasiliano con Fiat. Psa porta la sua forza nei mercati orientali e soprattutto la sua tecnologia sull’elettrificazione già presente in modo massiccio su tutti i modelli della casa, piccoli e grandi.
FCA sta cercando di non perdere il treno dell’ibrido che, con la lungimiranza di Marchionne, ha lasciato a marcire. Adesso deve “farsi” sposare da qualcuno che già abbia questa tecnologia altrimenti finirtà fuori mercato. Gran bel manager!