C’è una Ferrari campione del mondo, quella che ha conquistato il titolo endurance, portandosi a casa il titolo Costruttori e quello Piloti.

Dopo 53 anni il Cavallino si riprende i titoli che tanto piacevano a Enzo Ferrari. E bene hanno fatto il presidente John Elkann e il ceo Benedetto Vigna ad andare in Bahrein e non a San Paolo dove Hamilton è uscito in Q2 e Leclerc ha fatto l’impossibile conquistando il terzo il posto al via del Gran premio del Brasile. La Ferrari che vince e festeggia è quella di Antonello Coletta e non quella di Fred Vasseur. In tre anni Coletta ha vinto per tre volte di fila la 24 ore di LeMans ed è arrivata a conquistare il mondiale Wec fino allo scorso anno proprietà privata della Toyota che ha vinto l’ultima gara. Chapeu, come direbbero i francesi. Quest’anno la squadra di Formula 1 era partita dicendo: se non vinceremo uno dei due titoli non saremo contenti. Come sta andando, lo sapete tutti. I ragazzi dell’endurance avevano detto: puntiamo al titolo più che a Le Mans. Hanno rivinto la 24 ore più famosa del mondo e conquistato il Mondiale Costruttori e quello Piloti con Antonio Giovinazzi, Alessandro Pierguidi e James Calado. Due piloti italiani perché Coletta ha sempre voluto puntare sui piloti di casa nostra. Se dall’altra parte della strada a Maranello c’è una Ferrari che vince, non si capisce perchè in Formula 1 da anni si fanno solo buchi nell’acqua. Non resta che lasciarsi guidare da chi ha solo vinto da quando è tornato a giocare con i grandi.


