Ferrari regina della prima notte di Singapore

I venerdì della Ferrari ci hanno mandato spesso fuori strada quest’anno. Singapore però è una pista diversa. Una pista dove non si può giocare perchè i piloti hanno bisogno di trovare il feeling giusto tra la macchina e un circuito che non perdona gli errori. Insomma è un venerdì meno bugiardo degli altri.

Gli statistici ricordano che è dal Belgio 2019 le Ferrari non fanno 1-2 al venerdì. Allora concessero il bis in qualifica e poi Charlers vinse la prima gara della sua vita.

Che cosa ci ha detto la prima notte di Singapore? Che la Ferrari può giocare per la pole. Ma soprattutto che la Red Bull ha incontrato per la prima volta una montagna da scalare. Una macchina che non è ancora a posto con il posteriore della vettura che andava un po’ a spasso. Sarà una notte (europea) di lavoro per trovare l’assetto giusto. Una Red Bull a 0″692 non è veritiera. Non può esserlo. “Non ci aspettavamo queste difficoltà, dobbiamo capire che cosa fare per risalire”, il parere dei piloti. Sì per una volta è Verstappen a dover capire…

Sul passo gara le cose sono cambiate con la Ferrari che va un po’ in crisi e Alonso che si candida (come già a Montecarlo) a mettere in scena la grande sorpresa della stagione.

A Singapore partire in pole conta: 8 volte su 13 ha vinto l’uomo scattato davanti a tutti (mai Leclerc autore delle ultime due pole). Insomma mettere le due Ferrari in prima fila potrebbe rendere interessante la gara perchè a Singapore i sorpassi non sono certo semplici, nonostante il nuovo layout.

La Ferrari può puntare alla pole. Certo, se Sainz dovesse stare davanti a Leclerc anche a Singapore dovremmo cominciare a parlare di crisi.

“È stata una buona giornata: la vettura pare un po’ più competitiva rispetto a quanto ci aspettavamo, ma non ci facciamo troppe illusioni dal momento che credo che i nostri rivali non abbiano ancora mostrato il loro vero potenziale. – ha detto Charles –
Lavoreremo per raffinare ulteriormente il bilanciamento della monoposto questa notte e sono fiducioso che potremo migliorare ancora domani”.

“Un venerdì positivo: la vettura è sembrata lavorare nella giusta finestra prestazionale fin dal primo giro della prima sessione, per cui nella seconda ci siamo potuti dedicare a rifinire ulteriormente il set-up – il commento di Sainz – Mi aspetto che la pista domani migliorerà ulteriormente, con ancora più grip. Vedremo in quelle condizioni quanto noi riusciremo a migliorare e quello che riusciranno a fare i nostri avversari”.

In gara bisognerà fare molta attenzione a Fernando Alonso. Se riuscirà a qualificarsi bene sulla distanza potrebbe davvero essere un avversario pericoloso per tutti anche senza che la squadra mandi il suo compagno a schiantarsi contro un muro.

Singapore è una pista decisamente diversa da Monza. Ma è una pista senza quelle curve lunghe e veloci che fanno soffrire la Sf-23. E’ una pista molto stop and go che con la configurazione di quest’anno è diventata più veloce. Ho sempre detto che in qualifica la Ferrari se la sarebbe giocata. In gara sarà molto diverso però.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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