Ferrari, se Le Mans comincia dalla pole di Fuoco

Il Cominciare con una pole e’ sempre una han bella cosa anche se dopo restano 24 ore di gara. Cominciare con due HyperCar Ferrari davanti a tutti e’ una bella botta di colore per la 24 ore del centenario di Le Mans. Antonio Fuoco e Alessandro Pier Guidi hanno messo davanti le due 499P facendo subito capire quali siano le ambizioni dello squadrone Ferrari capitanato da Antonello Coletta.

Una pole significa nulla in una gara di 24 ore, ma vuole dire tanto sulle prestazioni dell’auto, sulla concentrazione dei piloti e poi va a colorare di rosso l’albo d’oro nell’edizione del centenario. Una pole non basta a togliere l’etichetta di favorita alla Toyota che ha vinto le ultime 5 edizioni, ma magari rende i giapponesi un po’ nervosi.

“Ottenere la pole position in questa gara che segna il ritorno di Ferrari nella classe principale dell’endurance, nella corsa più famosa, è qualcosa di speciale – ha detto Fuoco – Credo che tutto il team abbia fatto qualcosa di fantastico permettendo alle nostre due Hypercar di conquistare la prima fila. Adesso ci godiamo questo momento, ce lo meritiamo tutti, ma siamo consapevoli che davanti a noi abbiamo una gara lunga e complicata. Dovremo rimanere molto concentrati e dare il massimo”. Antonio e’ un ragazzo che arriva dal sud (calabrese di Cariati), 27 anni compiuti il 20 maggio,, un figlio dell’Academy ferrarista dove si era trovato bloccato dietro al talento di Charles Leclerc di cui tra l’altro e’ grande amico. Ma Antonio non si è scoraggiato ha lasciato le monoposto per il campionato endurance e quando è arrivato il tempo della HyperCar lui si è fatto trovare pronto, anzi prontissimo perché fin qui ha fatto benissimo (solo a Spa lo hanno fregato le gomme fredde). Pole a Sebring, pole e Le Mans. Terzo con Molina e Nielsen a Sebring e secondi a Portimao.

Antonello Coletta, il responsabile del programma Endurance ha invece detto: “Siamo molti contenti di questo risultato che arriva a cinquant’anni di distanza dalla nostra precedente partecipazione alla 24 Ore di Le Mans nella top class. Questa sera dopo l’Hyperpole ci godiamo un momento fantastico che è il frutto di un lavoro eccezionale: da domani penseremo alla gara che sarà lunga, e dove diversi fattori, in primo luogo l’affidabilità, potranno rivelarsi decisivi. Ringrazio l’intera squadra, dai tecnici ai meccanici all’area sportiva a quella commerciale. Il grandissimo sforzo profuso da tutti ci ha permesso di trovarci dove siamo a meno di un anno dal primo shakedown della nostra 499P”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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