Gran premio di Francia, istruzioni per l’uso di Le Castellet dove vince sempre l’uomo in pole

Ancora due gare prima della pausa estiva. Ancora due Gran Premi per tenere vivo il sogno Ferrari. Si parte dalla Francia dove, per la quarta edizione consecutiva il Gran Premio si disputa al Circuit Paul Ricard di Le Castellet. Si tratta di una pista molto tecnica, da medio carico aerodinamico con curvoni velocissimi come la Signes (curva 10) che viene affrontata in pieno e altre molto lente come la Camp (curva 5) e la Pont (curva 15). Partire davanti è fondamentale: nelle ultime 3 edizioni il poleman ha sempre vinto. ​

  • Secondo i tecnici Brembo il tracciato transalpino rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 2, il più basso della stagione a pari merito con Silverstone. 
  • Al Circuit Paul Ricard le monoposto F1 utilizzano i freni 10 volte al giro, ma solo per un massimo di tre curve consecutive, la sequenza 3-4-5. Ogni giro i piloti impiegano i freni per oltre 16 secondi, equivalenti al 17 per cento della durata della gara. Solo in una delle 10 frenate il tempo di utilizzo dell’impianto frenante è inferiore al secondo. 
  • In 5 staccate la velocità viene ridotta per oltre 100 km/h ma solo in un caso per più di 140 km/h. Sono invece 3 le frenate con decelerazioni di almeno 4 g, tutte poste nella prima metà della pista. Dalla curva 9 in avanti il carico sul pedale non raggiunge mai i 100 kg. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale sul freno di 50 tonnellate e mezza. ​
  • P Zero White hard, mescola C2, P Zero Yellow medium, C3 e P Zero Red soft con mescola C4: ecco i tre pneumatici nominati da Pirelli per il Gran Premio di Francia in programma questo fine settimana sul circuito del Paul Ricard.
  • La pista francese rappresenta un all-inclusive in F1: curve veloci e rettilinei in alternanza a parti più lente e tecniche, con una larghezza di 12 metri, Il Paul Ricard permette più opzioni per traiettorie diverse e sorpassi, rendendo il Gran Premio un banco di prova importante per le macchine, una vera sida per i piloti. piloti.
  • Fra le caratteristiche del circuito spicca il:
    • rettilineo del Mistral – che prende il nome dal famoso vento francese, un vento che può anche alterare l’equilibrio aerodinamico delle monoposto – ha il potenziale di raffreddare gli pneumatici anteriori. Questo può avere un impatto soprattutto sulla curva Signes immediatamente successiva al rettifilo considerata la curva più impegnativa dell’intero circuito…richiede di essere affrontata “a tavoletta”.
    • uscite di pista: l’attenzione è d’obbligo. Le tipiche strisce rosse, bianche e blu contengono un materiale ad alto attrito progettato per rallentare rapidamente le auto, con maggiori rischi per gli pneumatici.
  • La strategia vincente dello scorso anno è stata un doppio pit stop di Max Verstappen. Considerata al momento come una vera scommessa, la mossa si è rivelata vincente: l’olandese Campione del Mondo, diversamente da tutti gli altri è stato infatti l’unico pilota a fermarsi due volte, riconquistando la testa della corsa un giro prima della bandiera a scacchi.
  • Delle 10 frenate del GP Francia 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, una è di media difficoltà e le 7 restanti sono light. 
  • La staccata più impegnativa è quella alla curva 8, la chicane che taglia in due il rettilineo da 1,8 km del Mistral: le monoposto vi arrivano a 319 km/h e frenano per 2,12 secondi durante i quali coprono 116 metri per affrontarla a 135 km/h. I piloti devono esercitare un carico di 141 kg e sono soggetti ad una decelerazione di 4,7 g. Leggermente inferiori sono i dati della curva 1: la decelerazione è di 4,6 g e la potenza frenante di 2.495 kW. La curva 14 fa invece segnare il maggior spazio di frenata, 120 metri, e il secondo tempo di frenata, 2,19 secondi.

Mario Isola: una vera sfida per i piloti

Il Gran Premio di Francia di quest’anno sarà ancora più interessante, svolgendosi quasi un mese dopo quello corso lo scorso anno, con condizioni climatiche che si annunciano ben diverse dalla pioggia avuta la domenica mattina!
Al momento ci aspettiamo infatti una situazione ben diversa, con temperature più calde e clima più secco. La nuova generazione di pneumatici e le mescole di quest’anno sono come abbiamo visto fino ad ora molto diverse e più resistenti al surriscaldamento rispetto alle versioni da 13 pollici dell’anno scorso, quindi sara’ interssante vedere come questo possa influire sulle diverse opzioni per la miglior strategia. Per la cronaca il Paul Ricard è il luogo in cui i nostri pneumatici da 18 pollici dell’era attuale hanno fatto il loro debutto, in un test con Renault e Sergey Sirotkin nel 2019″.

Consigli per videogiocatori​​​

Effettuare perfettamente la frenata alla chicane del Mistral nel videogioco Formula 1 non è semplice, specie le prime volte, perché si può essere tratti in inganno dai diversi layout del tracciato. È consigliabile posizionarsi sul lato destro dell’asfalto e pinzare con violenza sui freni dopo aver passato il ponte pubblicitario. Dopo aver scalato fino in quarta marcia, si sale sul cordolo interno con le ruote di sinistra e poi si riapre il gas.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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