Hamilton gioca duro: pole e Bottas a coprirgli le spalle. Occhio alla prima curva

Lewis Hamiton si riprende la pole position dopo sei gare d’astinenza. E’ la numero 101 della sua carriera ed è particolarmente dolce perchè lo riporta davanti al più cattivo e percoloso dei rivali, lo proietta addirittura in corsia di sorpasso grazie al gioco di squadra che ha messo pure Bottas in prima fila. Due Mercedes davanti a tutti non c’erano dalla gara in Portogallo (quando in pole c’era Bottas).

Quando la posta in palio comincia a diventare pesante, il gioco si fa duro. Durissimo. Nulla viene lasciato al caso. Neppure la velocità con cui si entra in pista per dare l’ultima stoccata in qualifica. Hamilton l’ha percorso particolarmente lento con Veestappen che lì dietro fumava e Perez che non è neppure riuscito a passare in tempo sotto la bandiera a scacchi. Un altro giochetto. Oggi davvero tra i due sfidanti non esistono più mezze parole.

Per Hamilton era importante tornare in pole. Ce l’ha fatta con il primo run in Q3, un giro da wow.. quasi perfetto. “E’ stato davvero un grande giro di qualifica, frutto del grande lavoro della squadra che sta cercando di migliorare sempre. Esser riusciti ad occupare dopo tanto tempo tutta la prima fila è davvero un’ottima cosa. Ma in gara con le gomme medie farò fatica al via perché qui dalla partenza alla prima curva c’è tanta strada e chi monta le soft (come Verstappen) guadagnerà almeno 5 metri…”.

Sarà battaglia, anzi guerra fin dai primi metri. Ancora una volta. “Non è quello che volevo, ma vremo una buona opportunità al via con le gomme più morbide – aggiunge Max – Ho difficoltà di grip: con le medie non ero così veloce come le Mercedes perciò ho scelto le soft per qualificarmi per il via. Ma scatterò dalla seconda fila e dovrò cambiare le gomme prima per cui non sarà facile”. Quasi a dire che dovrà giocarsi tutto o quasi al via.

Se non ci fosse di mezzo Bottas potremmo mettere dei soldini sul crash. Ci sono 443 metri tra la linea di partenza e la prima staccata. Le tribune sono arancioni, tutte per Max e qualche boo di troppo è guià arrivato, ma Lewis ha risposto a modo suo: “Fate pure, tanto mi caricano…”.

La gara se la giocheranno Lewis e Max con i loro scudieri a giocare un ruolo importante dal punto di vista tattico. Tutti gli altri dovranno sperare in un problema, un errore dei primi quattro. No chance. Il primo del resto del mondo è stato Gasly. Super. Davanti a Norris e Leclerc che ha perso la seconda fila per 75 millesimi. Davvero nulla.

“Dalla Q2 in poi ho fatto più fatica perché si è alzato il vento, si muoveva il posteriore della macchina e non sono riuscito a eliminare il problema. Credo che anche Sainz sia stato danneggiato nella sua uscita di pista da quel problema col vento”, ha spiegato Charles che nonostante un buon passo gara non avrà vita facile.

Sainz è finito fuori all’ultima curva in Q2. Peccato perchè stava davvero andando bene, aveva un buon feeling con la sua Ferrari: “Non cerco scuse. Sono sorpreso per il mio incidente e ho analizzato al box la cosa per vedere dove ho sbagliato. Sono entrato in curva 5 kmh più piano rispetto al mio giro in Q1, ma c’è stata una raffica di 40 kmh di vento e questo mi ha portato in sovrasterzo”. Un colpo di vento. Ci mancava pure questo.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Che strano:adesso che tutto sembra tornare alla normalità con Lewis che si riprende la pole e Bottas al suo fianco, anche le rosse sembrano tornare a sparire nelle posizioni di metà classifica. E il terzo posto appare sempre più difficile da conquistare. Complimenti a mr. Bean8. Una gara al top e l’altra no. Forse significa che per caso vanno bene sennò la normalità è stare dietro ai motori honda e mercedes.

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