Chimamiolo pure Codice Hamilton. Ecco arrivare le istruzioni per costruire un team vincente. Dopo metà campionato, Lewis ha scritto le sue regole e le ha presentate a Maranello.
Comincia il girone di ritorno della Formula 1. Dodici gare disputate e dodici da disputare. Con il Mondiale ormai nelle mani di uno dei piloti della McLaren (Piastri ha solo 8 punti di vantaggio su Norris), si corre per il secondo posto e per raggiungere magari qualche vittoria di tappa.
La Ferrari si presenta a Spa con una nuova sospensione posteriore. Non dobbiamo aspettarci rivoluzioni, ma un passo avanti sì, anche se Hamilton ha detto di provare le stesse sensazioni della settimana precedente quando ha provato la macchina al filming day del Mugello.
“Non abbiamo fatto dei test al Mugello, abbiamo fatto un filming day con 14 giri a testa… Le sensazioni? Le stesse delle settimane prima – ha detto Lewis – Le sospensioni potremo provarle domani e provandole su varie piste potremo arrivare a dei benefici”.
Ma è importante un’altra frase di Lewis che ha modo suo ha dato un’indicazione per il futuro. Ecco che cosa si aspetta: “La cosa positiva del Mugello è aver portato novità, mentre altri team hanno portato piccoli aggiornamenti in diversi weekend noi dopo aver portato un nuovo fondo in Bahrain fino all’Austria non abbiamo più portato novità mentre Mercedes e anche Red Bull le hanno portate. Dal punto di vista deglo sviluppi non eravamo al livello che mi aspettavo. Ma sono felice di aver visto apportare dei cambiamenti e il lavoro in fabbrica è stato tanto. Cercheremo di sfruttare questo in ogni weekend”
“Oltre ad anadre al Mugello per il filming day sono stato in fabbrica in più occasioni per partecipare a riunioni, anche con Elkann e Vasseur e i responsabili dei vari dipartimenti. Abbiamo parlato del prossimo motore, delle mie indicazioni per il prossimo anno stilando un documento in cui ho indicato le voci dove lavorare. Avevo gà scritto parecchio, ho aggiunto un paio di pagine relative alle aree da migliorare, gli sviluppi della macchina 2026 e tutti gli aspetti su cui lavorare per il 2026. E forse stiamo spingendo anche troppo…”
Possiamo quasi chiamarlo codice Hamilton. Lewis ha dato alla Ferrari le indicazioni per migliorare, un nuvo modus operandi, soprattutto ha fatto capire che un team come la Ferrari non può aspettare così tanto tempo per portare in pista delle evoluzioni.
Ha parlato di un documento scritto, di pagineche vanno ad aggiungersi a quelle compilate in precedenza. Ecco il valore aggiunto di Lewis: può indicare alla Ferrari come lavorava un team vincente come la Mercedes, può certamente dare dei consigli più utili di quelli che può dare un team principal arrivato dalla Sauber…
“Vedo un enorme potenziale in questa squadra, la passione, niente è paragonabile a questo, è un’organizzazione enorme e ci sono molte parti in movimento e non tutte funzionano al massimo delle loro potenzialità, Questo è il motivo per cui, in definitiva, il team non ha ottenuto il successo che secondo me merita, quindi ritengo che sia mio compito mettere in discussione ogni singolo aspetto, sfidare tutti i membri del team, in particolare i vertici che prendono le decisioni”.
“Se si guarda alla squadra negli ultimi 20 anni, ha avuto piloti straordinari, come Kimi, Fernando e Sebastian, tutti campioni del mondo, ma non ha vinto il campionato mondiale e, per quanto mi riguarda, mi rifiuto di accettare che questo sia il mio destino, quindi mi sto impegnando al massimo”.
“Ovviamente sono molto fortunato ad aver avuto esperienze in altri due grandi team e, anche se le cose saranno sicuramente diverse perché c’è una cultura diversa e tutto il resto, penso che a volte, se si segue sempre la stessa strada, si ottengono gli stessi risultati, quindi sto solo mettendo in discussione alcune cose, loro sono stati incredibilmente reattivi, stiamo migliorando in tanti settori attraverso il marketing, attraverso tutto ciò che continuiamo a fornire agli sponsor, il modo in cui gli ingegneri continuano a lavorare, c’è molto lavoro da fare e molti miglioramenti da apportare, ma sono molto reattivi e immagino che alla fine stiano solo cercando di creare, ricreare alleati all’interno dell’organizzazione e motivarli, spingerli”.
“Sono qui per vincere e non ho tanto tempo quanto questo qui, quindi è come se fosse il momento cruciale e questo è, per me, credo davvero nel potenziale di questa squadra, credo davvero che possano vincere più campionati mondiali in futuro, hanno già un’eredità straordinaria, ma durante il mio mandato questo è il mio unico obiettivo”.


