Innamorati di Dovizioso che non tradisce mai

Dovizioso Brno
Andrea Dovizioso festeggia con una vittoria la sua centesima da ducatista

Andrea Dovizioso ha conquistato a Brno il Gp della Repubblica Ceka davanti al compagno di squadra Lorenzo, a Marquez e a Valentino Rossi che ora ha 49 punti di distacco dal leader.

Mai avere troppi dubbi su Andrea Dovizioso. Lui sa come cancellarli. Si comincia a dire che non sa più vincere e lui dopo 8 gare di digiuno confeziona una vittoria bellissima, furba e cattiva allo stesso tempo. Una doppietta Ducati con Lorenzo che questa volta non è sparito nei giri finali, anzi ha alzato il ritmo andando a cercare il successo personale e finendo con il dare una mano a Dovi con l’ultimo grande sorpasso a Marquez, il gatto sornione che questa volta si è fatto suonare (ma in fin dei conti ha allungato ancora in classifica).

Dovizioso mi piace proprio per questo. Perché alle parole, ai proclami, preferisce i fatti. Se deve mandarle a dire a qualcuno non ci pensa troppo (vedi la bella intervista dell’altro giorno a Sky) ma in fin dei conti poi preferisce l’azione. Un uomo di poche parole e di tanti fatti.

A Brno si è preso pole e vittoria. Ha fatto il pieno regalando alla Ducati il quarto weekend da sogno di una stagione che è difficile non giudicare positiva anche se quando si sente il profumo dell’arrosto poi è difficile accontentarsi. La Ducati quest’anno voleva il Mondiale per allungare ancora un po’ la barbetta di Gigi Dall’Igna o per lo meno voleva giocarselo fino in fondo come l’anno scorso. Ritrovarsi con 68 punti di distacco a 9 gare dalla conclusione lascia un po’ d’amaro in bocca, anzi tanto se pernsiamo ai due “zeri” incassati dal Dovi.

Non voler bene al Dovi però è difficile. E’ il più umano dei piloti, ma allo stesso tempo è un marziano quando sale in sella alla sua Ducati. L’errore più pesante della stagione è certamente la caduta di LeMans quando era in testa. Con 25 punti in più oggi l’orizzonte sarebbe più promettente, non come una nuvola nera che fa capolino dietro la montagna. Solo Marquez, sbagliando, può riaprire i giochi. Per Vale (che ci ha illuso tre giri, poi ha pagato le gomme) o per Dovi.

Ma la morale del Gp della Repubblica Ceca è fidatevi del Dovi. Uno come lui non tradisce..

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. Dovizioso oggi super! Però la Yamaha quest’anno è una vera delusione… Rossi ci mette le pezze ma possibile che non ci siano reazioni da Iwata?

    1. Allucinante come la Yamaha non riesca a risorgere

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