
La Formula 1 torna casa. A casa sua e a casa di Lewis Hamilton che ha vinto nove volte sulla pista dove tutto cominciò il 13 maggio 1959. Si conclude a Slverstone il girone d’andata di un Mondiale che ha già ristretto il campo dei pretendenti al titolo: vincerà uno tra Piastri e Norris.
- La pista di Silverstone è una delle più frequentate nella storia del Campionato del Mondo, con 59 Gran Premi disputati – soltanto a Monza (74) si è corso più volte – ed è rimasta sostanzialmente immutata dalle origini.
- Con i suoi 5,861 chilometri è una delle più lunghe del calendario ed è caratterizzata da 18 curve (10 a destra e 8 a sinistra), alcune delle quali – come la sequenza Maggots-Becketts-Chapel che prevede rapidi cambi di direzione ad alta velocità – generano forze laterali molto elevate, simili a quelle che si registrano a Spa-Francorchamps e a Suzuka.
- Il circuito di Silverstone è il quinto più lungo del calendario di F1; solo Spa-Francorchamps (7,004 km), Baku (6,003 km), Las Vegas (6,201 km) e Jeddah (6,174 km) sono più lunghi.
- È una delle piste più utilizzate da diverse categorie a due e quattro ruote e ciò consente di avere un buon livello di aderenza sin dalle prime prove libere del venerdì, anche grazie ad una rugosità dell’asfalto medio-bassa.
- A Silverstone, i piloti completano quasi l’80% del giro a tutto gas, la seconda percentuale più alta registrata finora in questa stagione dopo quella in Australia.
- A Silverstone, i piloti sperimentano alcune delle forze g laterali più elevate della stagione, con un massimo di 5,2 g a Stowe (curva 15). Per darvi un’idea di cosa significhi, il peso medio della testa umana con il casco è di 7 kg, quindi il collo del pilota in questo punto viene tirato da un lato all’altro con una forza di 35 kg.
- Nonostante la collocazione nel clou dell’estate inglese, tradizionalmente ci si possono aspettare temperature e condizioni meteorologiche molto variabili, con vento e pioggia che possono arrivare in fretta a cambiare le carte in tavola, anche nell’arco di una gara, come testimonia l’andamento dell’ultimo Gran Premio corso qui.
- Quella di questo fine settimana è l’edizione numero 76 del Gran Premio di Gran Bretagna: insieme al Gran Premio d’Italia sono le sole gare sempre presenti nel calendario iridato.
- La corsa è stata disputata anche sui tracciati di Aintree (cinque edizioni) e Brands Hatch (12) mentre a Silverstone si svolse anche il Gran Premio del 70° Anniversario della F1 nella stagione 2020 stravolta dal COVID.
- La distanza tra il via e il punto di frenata è di quasi 650 metri, la seconda più lunga del calendario F1 2025. Solo sulla pista del Messico (767,5 metri) è più lontana.
- La curva più dura del Silverstone Circuit per l’impianto frenante è la 3 in cui le monoposto passano da 295 km/h a 130 km/h in 2,33 secondi durante i quali percorrono 115 metri. In quegli istanti i piloti subiscono una decelerazione massima di 4,5 g ed esercitano un carico sul pedale del freno di ben 152 kg. La potenza frenante è di 2.260 kW.
- Ventinove delle 75 edizioni del GP Gran Bretagna sono state vinte dal poleman e 20 dal pilota scattato dalla seconda casella.
- L’unico ad aver trionfato pur partendo oltre la settima posizione è stato Carlos Reutemann, nel 1978 con la Ferrari: partito dalla ottava casella, l’argentino approfittò dei guai a motori, frizioni, cambi, alimentazione, pneumatici e sospensioni che quel giorno rallentarono diversi rivali.
- Un’importante novità caratterizza la scelta delle mescole per questo appuntamento. Pirelli ha selezionato infatti la C2 come Hard, la C3 come Medium e la C4 come Soft, quindi uno step più morbido rispetto alla stagione precedente.
- L’obiettivo – condiviso con FIA, F1 e squadre – è quello di offrire un più ampio ventaglio di opzioni strategiche per la gara. Nel 2024 la C3, all’epoca classificata come Soft, fu utilizzata da alcuni piloti solamente nella parte finale della gara dopo la pioggia: quest’anno, invece, da Medium giocherà un ruolo da sicura protagonista, probabilmente anche in più fasi della gara.
- Chi vorrà provare a completare la gara con un solo pit-stop dovrà necessariamente gestire con molta attenzione gli stint, pagando un prezzo in termini di tempo di gara totale: nell’equazione va tenuto presente che il tempo perso nella sosta per il cambio gomme non è elevatissimo (circa 20,5 secondi) e che i sorpassi seppur non facilissimi sono fattibili.
- Tutte le mescole da asciutto e le Intermedie sono state protagoniste dell’edizione 2024 del Gran Premio di Gran Bretagna. La prima parte ha visto sugli scudi la Medium, scelta da 17 piloti sulla griglia di partenza: hanno fatto eccezione Ocon e Zhou, che hanno preferito la Soft, e Perez, che ha preso il via della gara dalla pit-lane utilizzando una Hard.
- La C2 si è dimostrata performante non soltanto perché i piloti hanno potuto spingere pur avendo tanta benzina a bordo ma anche perché ha permesso di gestire le condizioni complicate che si sono create quando ha iniziato a cadere la pioggia. Inoltre, la Medium assicurava una maggiore flessibilità per la gestione del primo pit-stop, visto che la minaccia di pioggia era incombente già prima della partenza.
- Poi è salita sul palcoscenico l’Intermedia, nel momento in cui il tempo di crossover lo ha consentito: chi infatti – come Leclerc e Perez – aveva scelto di anticipare il cambio gomme si è ritrovato con un set di gomme dalla banda verde ormai usurato per le vere e proprie condizioni di pista bagnata ed è stato costretto a montarne uno nuovo.
- Peraltro, non c’è mai stato un livello di acqua sull’asfalto paragonabile a quello il giorno precedente in FP3, il che ha reso l’usura di questo tipo di gomma più accelerata man mano che poi la pista andava asciugandosi.
- La parte finale ha visto tutte e tre le mescole confrontarsi ad armi pari e si è visto come, soprattutto nel gruppo di testa, ogni pacchetto vettura-pilota-gomme si trovasse a suo agio con mescole diverse: Hamilton ha portato al successo la Mercedes con la Soft, Verstappen aveva il passo più veloce con la Red Bull sulla Hard e Piastri ha dimostrato come la Medium sulla McLaren potesse essere molto competitiva.
Il re è sir Lewis Hamilton con 9 vittorie
- Sir Lewis Hamilton è il pilota che ha trionfato più volte (9) nel Gran Premio di Gran Bretagna mentre la sua attuale squadra, la Ferrari, è quella che ha vinto più volte (18) la corsa.
- Hamilton è primo anche come numero di pole position (7) e piazzamenti sul podio (14) mentre il connazionale Nigel Mansell è il pilota col record di giri più veloci in gara (7).
- Fra le squadre, la Ferrari è prima anche come pole position (16), piazzamenti sul podio (59) e giri più veloci in gara (21).
- La Gran Bretagna è il Paese che ha dato più piloti alla Formula 1 (179), con 1120 gare che hanno visto la presenza di almeno un pilota britannico. Venti i titoli iridati vinti da un pilota con la bandiera dell’Union Jack, 319 le vittorie, 308 le pole position, 787 i piazzamenti sul podio e 282 i giri più veloci in gara.


