La Ferrari ora pasticcia anche ai box. Ma per fortuna solo una multa

L’accrocchio in corsia box non lo avevamo ancora visto nella carrellata di errori ed orrori che continua a essere questo 2025 della Ferrari.

Ed ecco che a Singapore è successo anche questo con l’incomprensione tra Charles Leclerc e il suo capo meccanico che ha provocato il crash di Norris contro il muretto dei box. Il classico incidente che si può vedere nel traffico cittadino. Charles è uscito mentre Norris era già in corsia e per evitare la Ferrari è andato a colpire il muro. Scontata e giusta la convocazione dei commissari per il ferrarista…

Incomprensione che ha poi prodotto solo una multa. Meglio così. Charles potrà giocarsi le qualifiche serenamente. “Il membro del team, che era responsabile della condotta sicura durante il rilascio dell’auto 16, ha valutato male la situazione e ha dato istruzioni poco chiare alla LEC, che non poteva vedere l’auto di NOR. Di conseguenza, entrambe le auto si sono scontrate”, si legge nel comunicato.

La prima giornata di prove nel caldo soffocante di Singapore ci aveva regalato lo show di Alonso al mattino e quello di Piastri al pomeriggio con il leader del Mondiale pronto a mandare subito un messaggio forte a chi vorrebbe scalzarlo. Sembra essersi ripreso dai crash di Baku e pronto a rilanciare la sua fuga.

I suoi avversari saranno i soliti: il suo compagno Norris e Max Verstappen, sempre lì in agguato (terzo tempo a 0”143): “Abbiamo trovato subito il ritmo e la macchina non va male”, ha detto l’olandese. Le Ferrari, incidente a parte, non sono andate bene in Fp2, ma almeno sembrano meglio di una Mercedes un po’ in alto mare con Russell che è finito nel muro in uno dei suoi rari errori.

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.