La Ferrari supera i 2000 km. Mekies: una tre giorni solida

Ferrari premio Stakanov dekka prima settimana di test: la F1-75 ha percorso 439 giri in tutto, ossia 2052 km, più di qualunque altra monoposto. Leclerc ha coperto 203 giri (949 km), Sainz qualcuno in più (236 per 1103 km)

Ad aprire l’ultima giornata di test è stato Charles, che ha continuato a girare, come nei giorni scorsi, con gomme di mescola C2 e C3 portando avanti alcune prove finalizzate alla valutazione del comportamento vettura con diverse regolazioni di assetto. Nelle quattro ore del mattino – interrotte per ben cinque volte dalla bandiera rossa a causa di altrettanti stop in pista di vetture – il monegasco ha percorso 44 giri pari a 206 chilometri. In totale Leclerc ha dunque completato un totale di 203 giri (949 km).

Dopo la pausa pranzo a proseguire il lavoro della squadra è stato Carlos. Il pilota spagnolo ha iniziato provando le gomme da bagnato e quelle intermedie sul tracciato bagnato artificialmente. Appena la pista si è asciugata anche Sainz ha potuto girare con gomme da asciutto, usando le mescole C2, C3 e C4. Per lui 92 giri pari a 430 chilometri che hanno portato il totale dei tre giorni a 236 tornate (1103 km).

La Scuderia ora torna a Maranello dove la grande quantità di dati raccolti sarà attentamente analizzata in vista del secondo e conclusivo test pre-stagionale in programma sul circuito di Sakhir dal 10 al 12 marzo. Su quella stessa pista la settimana successiva si comincerà a fare sul serio col primo appuntamento della stagione 2022, il Gran Premio del Bahrain.

“Nel complesso è stata una tre giorni di test solida, nella quale siamo riusciti a completare molti giri – ha detto il direttore sportivo Mekies – . Abbiamo portato a termine il nostro programma praticamente per intero e di questo siamo soddisfatti. A Barcellona ci siamo focalizzati su tre elementi chiave: innanzitutto mettere alla prova l’affidabilità della F1-75, percorrendo un gran numero di tornate; poi mappare diversi parametri della vettura, dalla performance aerodinamica a quella con le varie mescole di gomme fino alla dinamica veicolo. Abbiamo una lunga lista di elementi da analizzare e in questi giorni ne abbiamo verificati un buon numero”.

“Ultimo, ma non per questo meno importante, è stato fondamentale mettere i nostri piloti in condizione di girare abbastanza da permettere loro di famigliarizzare con una vettura completamente nuova, che richiede uno stile di guida diverso e un approccio differente alle varie condizioni di gara. Siamo riusciti in questo obiettivo sia con Charles che con Carlos dividendo equamente il carico di lavoro nell’arco dei tre giorni. Questo test è stato anche molto utile per la squadra corse che ha potuto riprendere contatto con la pista. Per i ragazzi si è trattato di un riscaldamento necessario in vista di una stagione che sarà lunga e intensa: si sono potuti allenare con i pit stop e i vari reparti del team hanno ripreso a interagire tra loro e insieme ai piloti”.

“La lista degli elementi da provare è ancora molto lunga e ci aspettiamo che la battaglia tra in pista sarà molto serrata. Intanto dobbiamo ringraziare tutti coloro che negli scorsi mesi hanno lavorato in fabbrica e hanno dato il massimo per farci arrivare in pista ben preparati. È solo la prima tappa di un lungo anno nel quale vogliamo spingere al massimo e tutti uniti”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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