La Formula 1 del futuro dimagrisce. E mette il pilota al centro. Sarà abbastanza?

Le Formula 1 del 2026 saranno più magre, più corte e più strette. Ma sarà abbastanza per non sembrare mini van in processione tra le strade di Monte Carlo? Vedremo. Certo, come ha dichiarato Tombazys (vedi qui su motorsport) si poteva anche fare di più, scendere fini a 760 chili di peso minimo, ma poi per non rischiare di compromettere la sicurezza si è deciso di fermarsi. Comunque le regole vanno nel verso giusto per esaltare le abilità dei piloti.

Dal 2026 in poi la Formula 1 avrà:

  • Auto più agili, più leggere di 30 kg e quindi più capaci di combattere in pista
  • Un propulsore riprogettato con maggiore potenza della batteria e una suddivisione uniforme tra motore a combustione interna ed energia elettrica, oltre all’uso di carburanti sostenibili al 100%
  • Aerodinamica attiva sotto forma di ali anteriori e posteriori mobili per consentire corse più ravvicinate
  • Maggiori opportunità di sorpasso grazie all’introduzione di un nuovo sistema che offre ai conducenti una breve erogazione di energia aggiuntiva della batteria quando si trovano a meno di un secondo dall’auto che precede
  • Maggiore sicurezza grazie a strutture più robuste e test ancora più severi
  • Impegno da parte di un numero record di sei produttori di propulsori

“Più leggeri, più potenti e più focalizzati sulle abilità del pilota, i Regolamenti Tecnici FIA di Formula Uno 2026 sono stati progettati per fornire gare più ravvicinate tra i piloti, aumentare la competizione tra i team e migliorare lo spettacolo. Inoltre, abbiamo optato per una componente elettrica più elevata del propulsore, un’auto complessivamente più efficiente e carburanti completamente sostenibili, come parte della nostra spinta verso un futuro più sostenibile per il nostro sport”, spiega Tombazys.

“Al centro di questa visione c’è un propulsore riprogettato che presenta una ripartizione più equa tra la potenza derivata dall’elemento di combustione interna e l’energia elettrica. Per quanto riguarda il telaio, siamo riusciti a ridurre le dimensioni e il peso della vettura di 30 kg, ottenendo una vettura molto più dinamica. Inoltre stiamo introducendo due nuove entusiasmanti funzionalità per migliorare le corse: l’aerodinamica attiva per ottenere una resistenza molto bassa sui rettilinei e il sistema di override manuale che fornirà ai piloti un’esplosione di carica della batteria su richiesta quando sono abbastanza vicini all’auto che li precede”.

Le nuove regole approvate per il 2026 e presentate alla vigilia del weekend del Canada, raccontano di auto più leggere di 30 chili (peso minimo di 768 kg), più corte (passo massimo ridotto di 200 mm a 3.400 mm) più strette (larghezza ridotta di 100 mm a 1.900 mm).

La Federazione avrebbe voluto scendere fino a 760 kg, ma poi anche per la pressione delle squadre, si è deciso di fermarsi anche perché il peso della power unit arriverà a toccare i 150 chili. “Avremo monoposto più agili e scattanti, ma difficili da guidare per i piloti a causa di un 30% di carico aerodinamico i meno e un 55% di minore resistenza””, ha spiegato Nikolas Tombazis, ex uomo Ferrari e oggi responsabile tecnico della federazione.

La nuova generazione di vetture fa un deciso passo indietro dal punto di vista del peso e delle dimensioni, rendendo le monoposto decisamente più umane di quelle di oggi, ormai lunghe e larghe come dei mini pullmini.

Ma la Formula 1 vuole restare anche il vertice della tecnologia automobilistica come dimostra il regolamento sui motori già approvato con il 50% di energia dato dal motore endotermico e il 50% da quello ibrido e l’uso di carburanti sostenibili al 100%.

Cambierà anche l’aerodinamica  con ali anteriori e posteriori mobili per consentire duelli ravvicinati. Verrà introdotto anche un nuovo sistema per agevolare i sorpassi differente dal Drs: i piloti avranno una breve erogazione di energia aggiuntiva della batteria quando si troveranno a meno di un secondo dall’auto che li precede. Non è chiaro se avranno un bottone magico come il Toretto di Fast & Furious o se riceveranno automaticamente l’extra power una volta arrivati a meno di un secondo dall’avversario. Sono comunque regole che vanno in una direzione sola: garantire gare più combattute e spettacolari, oltretutto con la presenza record di sei motoristi nel 2026.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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