“La Mercedes resterà in Formula1. Sarebbe come ritirare il Bayern dal calcio”. Ma voi credete a Källenius?

Il ceo di Mercedes Ola Källenius e Lewis Hamilton

“Ritirare la Mercedes dalla F1 sarebbe come ritirare il Bayern dal calcio”. La frase di Ola Källenius dovrebbe far tirare a tutti un sospiro di sollievo. Se non fosse che la storia Mercedes non racconta esattamente questo…

L’amministratore delegato di Mercedes è tornato sull’argomento Formula 1 pochi giorni dopo la 91esima vittoria di Hamilton. Lo ha fatto in una video conferenza in cui ha però ribadito un altro concetto altrettanto importante: “Quello che abbiamo in mente di fare e che abbiamo già programmato è una riduzione significativa delle spese”

“In generale vogliamo diminuire i costi della nostra azienda nei prossimi tre anni. Per quanto riguarda la F1, invece, sappiamo tutti che è uno sport estremamente costoso e proprio per questo la riduzione sarà maggiore rispetto al resto” ha concluso Källenius.

Il numero uno della casa di Stoccarda ci racconta che la Mercedes non lascerà la Formula 1, così come il Bayern non lascerà il calcio. La storia non ci racconta esattamente questo. Mercedes se ne andò dalla F1 nel 1955 per tornarci solo nel 1994 come motorista e poi nel 2010 come costruttore rilevando la Brawn e continuando a tenere la factory in Inghilterra. Diciamo che il Bayern ha un’altra storia sportiva…

Prendiamola come una promessa comunque, anche se l’annunciata riduzione dei costi non esclude una fase due, ossia la permanenza solo come motorista… Certo fa sorridere che improvvisamente tutti i costruttori trovino la Formula 1 troppo costosa…. Proprio adesso che è stato approvato un piano con un tetto di spese. E poi non ci avevano raccontato che dal punto di vista del ritorno pubblicitario nulla era paragonabile alla Formula 1?

Il taglio delle spese è comunque un altro indicatore del rapporto difficile con Toto Wolff… Stiamo ancora aspettando il rinnovo di Hamilton (uno o due anni, il mistero è qui) e di Toto… anche se a tal proposito Källenius aveva già detto a maggio

“Lo sport ha adottato le misure giuste per affrontare le conseguenze della pandemia COVID-19 e la sua futura sostenibilità finanziaria, e accogliamo con favore questi passaggi”, si legge in una nota.”

“È nostra chiara intenzione continuare a gareggiare in Formula 1 come team ufficiale Mercedes-Benz negli anni a venire, e farlo con il nostro socio amministratore Toto Wolff”. Per ora però annunci ufficiali non ce ne sono stati.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

3 commenti

  1. Via Honda, se va via anche Mercedes, l’unica rivale per la rossa rimane Renault. Non chiamatela F1 ma formula ferrari. Così avrà modo di vincere anche facendo girare macchine a tre ruote. Chissà se ai tifosi ferraioli piacerebbe questo scenario. certo che allora, rimanendo l’unica squadra che da sempre è in F1, farà la storia.

  2. Buonasera Direttore, credo che queste frasi di circostanza nascondano una diversa preoccupazione: per essere competitivi in Formula 1 serve investire all’inizio una montagna di soldi per sviluppare Power unit, poi si risparmia con il taglio alle spese. Tuttavia se si sbaglia il progetto si è condannati per varie stagioni. Credo che sia questo aspetto il principale freno per nuovi players che dovrebbero entrare, di Honda qualora la McLaren non sia all’altezza dei nuovi regolamenti, ho anche di Mercedes per decidere se investire in un nuovo ciclo. Non sarebbe forse meglio più libertà di sviluppi, ma tecnologia e meno costose per incentivare gli investitori? Grazie

    1. Sarebbe una soluzione non ho dubbi

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