La prima pole di Piastri, Ferrari da inseguimento

Dopo la notte Rossa c’è stata l’alba papaya con Oscar Piastri che si è preso la prima pole della sua vita e l’ha festeggiata con un sorriso glaciale. A modo suo insomma, da killer della porta accanto.

A spezzare la coppia papaya ci ha pensato George Russell che si è infilato con l’ultimo giro tra Piastri e Norris arrivando a 82/100 dalla pole (“Una delle qualifiche più dure, la macchina ha preso vita solo all’ultimo giro dopo un rosso spavento in curva uno…”. Kimi Antonelli, al primo Q3 raggiunto in carriera, è ottavo a 0”380 dal compagno di squadra. Il suo percorso di apprendimento prosegue bene.

Meno di quattro ore dopo aver festeggiato la vittoria nella Sprint, Lewis Hamilton non è riuscito a completare la festa: è quinto a 0”286 dal record di Piastri e comunque davanti a Leclerc (6°) uscito battuto in ogni sessione, confermando che questa pista proprio non gli piace (0”094 dal suo compagno).

Questa volta alla Ferrari è mancato il guizzo vincente in qualifica. E, oltre che mancare un po’ la Ferrari, è arrivata la McLaren che venerdì si era ingarbugliata la vita con una scelta arrogante (doppio tentativo buon lo stesso set). Il grande passo avanti lo ha fatto Piastri, mentre Norris aggiunge altri errori alla sua carrellata del weekend e si fa sfrattare dalla seconda fila.

In prospettiva gara la Ferrari ha delle buone chance come si è visto dal ritmo tenuto con le gomme gialle nella gara sprint. Ma certo partire senza nessuno davanti, in aria libera, può dare un certo vantaggio all’uomo in pole. Mentre ritrovarsi 5° e 6° complica la vita.

Certo, dopo la doppietta pole e vittoria nella Sprint, la Ferrari sperava di non ritrovarsi dietro a due McLaren, una Mercedes e la solita Red Bull di Max. Dovrà essere una gara di rimonta, con la strategia giusta, per cercare di risalire in zona podio. Ha sofferto molto in Q2 quando Leclerc e Hamilton hanno rischiato il taglio e poi in Q3 non è migliorata come gli avversari.

“Credo alla fine di questa sessione, tutti potevano immaginare di fare meglio. Abbiamo faticato in Q2 e poi ci siamo ritrovarti in Q3. Ma la gara è domani e ci sarà tanto degrado. Dovremo gestire bene le gomme perché abbiamo vinto nella Sprint che tutti hanno sofferto di degrado e in gara più della velocità, potrà decidere la gestione delle gomme”, ha spiegato Vasseur.

Hamilton è maestro nella gestione. Entreranno in gioco le Pirelli bianche, fin qui mai usate. Ma di certo a partire favorita è la McLaren, nonostante quel Russell a spezzare la coppia papaya.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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