
Quella di Austin è stata la vittoria Ferrari più bella dell’anno. Monte Carlo e Monza hanno regalato più pathos, più emozioni, ma la doppietta texana è stata quella tecnicamente più schiacciante con gli avversari a quasi 20 secondi. Eppure sui tre quotidiani sportivi italiani è stata accolta con una certa timidezza. Tre titoli in sovratestata quando il giorno prima c’era ci (come la Gazzetta) avea dedicato la prima pagina alla vittoria di Sinner in un torneo ricco, ricchissimo, quando abbastanza insignificante. Boh. Vai a capire certe scelte…
Anche i quotidiani politici sono stati timidi rispetto ad altre volte. Solo Repubblica (di proprietà di Elkann) ha dato ampio spazio in prima. Gli altri dal Corriere, alla Stampa, al Giornale si sono limitati a uno strillo. Minimo quello del Corriere in un occhiellino che parlava di calcio…
Ma ecco grazie a www.loslalom.it una mini rassegna del giorno
Giorgio Terruzzi, Corriere della sera: “Questo Cavallino sembra aver imparato a galoppare senza far fuori le gomme. È questo il tema più rilevante dentro un panorama molto incerto, con un livellamento in alto che rende ogni Gp imprevedibile”.
Alessandra Retico, Repubblica: “Coppia America. Rosso intenso. Ferrari in doppietta con i propri cowboy in Texas. Il rodeo lo vince Charles Leclerc davanti a Carlos Sainz. Tra il brutto, lo sporco e il cattivo, Leclerc è il Grinta”
Jacopo D’Orsi, La Stampa: “La scoperta dell’America è una Ferrari imbattibile. In un mese di sosta, come spesso è accaduto in questa stagione imprevedibile, sembra cambiato tutto, al netto dell’ala flessibile vietata alla McLaren e del sistema per modificare l’altezza da terra dall’abitacolo scoperto sulla Red Bull, con il sospetto che lo usassero anche in parco chiuso (vietatissimo). A Singapore avevamo lasciato una McLaren implacabile. . Il secondo trionfo ad Austin, sei anni dopo il primo conquistato da Kimi Raikkonen, ci restituisce invece una Ferrari da sogno, chiaramente prima forza in gara”.
Umberto Zapelloni, il Giornale: “L’America è ancora un paese dove si realizzano i sogni. Anche quelli che sembrano proibiti, L’impresa della Ferrari non piove dal cielo come un temporale improvviso. Dopo la sprint di sabato si era capito che la Ferrari aveva una macchina molto forte sulla distanza, molto gentile sulle gomme. E in una gara dove le gomme più morbide restano in garage, era legittimo sognare, fare dei piani, anche se davanti c’erano quei due”.
Daniele Sparisci, Corriere della sera: “La solita dormita di Norris (sta dimostrando di essere immaturo o di soffrire troppo la pressione)”
Fabio Tavelli, il Foglio: “Come è possibile che ci siano ancora dubbi sulla presenza nella prossima stagione di piloti giovani, affidabili e di talento come Colapinto e Lawson ed invece gente come Bottas e Perez abbiano ancora un contratto in tasca nonostante si trascinino stancamente in una pessima versione di loro stessi?”


