Lazzaro, dalla Ferrari di Schumi all’Arma

Ai ferraristi più attenti non sarà passato inosservato nei giorni scorsi il volto del capitano dei Carabinieri di Biella, rimbalzato in televisione per l’inchiesta sul colpo di pistola di Capodanno sparato dal deputato di Fratelli d’Italia Pozzolo nel biellese. Il capitano Davide Lazzaro è stato per sei anni, dal 1997 al 2003, il responsabile della logistica della Ferrari di Schumi. Un volto popolare al box del Cavallino.

Lazzaro va così ad aggiungersi alla lunga parata di stelle prodotta da quella Ferrari imbattibile. Tutti uomini e ragazzi che poi hanno fatto una carriera incredibile. Todt è diventato presidente della Fia, Domenicali ceo di Liberty Media dopo esserlo stato di Lamborghini, Ross Brawn campione del mondo con la sua scuderia (e fermiamoici qui), Massimo Rivola numero uno dell’Aprilia Racing, Mario Almondo uno dei top manager di Brembo, Maurizio Arrivabene amministratore delegato della Juve. Per non parlare di Andrea Stella oggi Team Principal della McLaren… Ci mancava solo un capitano… dei Carabinieri.

Davide Lazzaro, comandante della compagnia carabinieri di Biella è arrivato in Piemonte da Pavia nel settembre del 2021. Originario del Monferrato ma con origini venete, 51 anni, da più di vent’anni presta servizio nell’Arma. Il capitano Lazzaro era arrivatro a Biella dopo aver retto per cinque anni la compagnia di Domodossola. Prima era stato di stanza a Vercelli, impegnato alla guida del nucleo operativo e radiomobile. I primi anni da ufficiale dei carabinieri li aveva invece trascorsi a Roma.

“Era uno dei miei sogni indossare la divisa – ha spiegato qualche anno fa a La Stampa –, così ho partecipato al concorso per ufficiali di complemento». Aveva trent’anni e , dopo la laurea in Scienza della Sicurezza Esterna e Interna, era stato assunto dalla squadra corse Ferrari di Formula 1 dove era diventato responsabile della logistica. A lui spettava di organizzare le trasferte di un’ottantina di persone tra gran premi e prove che allora erano tantissime. ha ricoperto quel ruolo dal 1997 al 2003, anni fantastici in cui con Schumacher la Ferrari ha vinto tutto. 

Ma Lazzaro aveva un sogno in divisa: “Hanno accettato la mia decisione di lasciare, infatti sono rimasto in buoni rapporti sia con Stefano Domenicali, che oggi è il presidente della Formula 1, che con Jean Todt. Avevo tre sogni da realizzare nel corso della mia vita. Me ne resta uno che tengo per me, questione di scaramanzia”. Suo zio era Urbano Lazzaro, il partigiano Bill, l’uomo che arrestò Mussolini il 27 aprile 1945. L’Arma era nel suo Dna evidentemente.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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