Leclerc e quelle statistiche da non guardare

La speranza è che Charles Leclerc non guardi troppo le statistiche e si concentri solo su queli 800 metri che lo dividono dalla prima staccata. Perchè se guarda a come è finita nelle 21 volte precedenti in cui è partito in pole il rischio è che si lasci prendere dalla paura da pole.

Charles ha vinto 4 volte (la quinta è arrivata partendo secondo in Austria 2022) sulle 21 in cui è scattato i pole. La statistica del mago Merlino, riproposta ieri da Sky è impietosa. Guardate Prost, alla ventunesima pole aveva già vinto 45 volte (su 183 gran premi disputati). Numeri altissimi anche per Max e Schumi.

Leclerc è l’ultimo, vicino a lui con sole 8 vittorie dopo le prime 21 pole c’è solo Senna con 8 successi però dobbiamo ricordare che quel Senna ha cominciato con Toleman e Lotus e appena arrivato alla McLaren ha decisamente cambiato la sua statistica.

Va detto che la maggior parte delle volte la colpa non è stata di Charles, ma della Ferrari. Se tu parti in pole, ma poi o ti salta un motore o la macchina ti sbriciola le gomme, c’è poco da fare. Charles ha avuto le sue colpe quando ha sbagliato lui, ma è capitato molto più raramente (ricordate la Francia l’anno scorso o il crash post pole a Monte Carlo).

Stasera sarà importante non sbagliare la partenza. Restare in testa alla staccata, poi si vedrà. Se Max, come dice lui e come sembra, poi avrà un ritmo gara migliore, vedremo. Ma per non avere rimpianti è importante chiudere davanti il primo giro.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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