
Sebastian Vettel e Charles Leclerc sono compagni di squadra e avversari allo stesso tempo. Oggi più che mai il loro rapporto potrebbe prendere una china inaspettata alla vigilia del campionato. Da due giorni sono seduti uno accanto all’altro in ogni occasione ufficiale…
Sembrano una coppia che fa l’amore prima di farsi la guerra in tribunale. Seb parla bene di Charles e Charles parla bene di Seb: “In pista io cerco di battere lui e lui cerca di battere me. È normale, ma continuiamo a non nasconderci nulla perché il nostro obbiettivo è quello di far crescere la Ferrari e di farla vincere”. Modificando qualche piccola sfumatura ripetono la stessa cosa. Fanno davvero squadra.
Seb definisce Charles “un pilota veloce come ci aspettavamo dai dati che avevamo su di lui alla Racing Academy. Ma soprattutto una persona onesta”. Non lo definisce però il più veloce dei suoi compagni di squadra: “Sarebbe scorretto dirlo, ogni momento è diverso. Ci sono cose in cui Mark, Daniel o Kimi sono meglio e cose in cui è meglio Charles. Non è corretto fare una classifica. Certo Mark aveva una talento super”.
Charles Leclerc svela un particolare per spiegare la persona Vettel: “Quando avevo 16 anni e facendo parte della Race Academy lavoravo al simulatore e a Natale Seb mi scrisse una lettera per farmi gli auguri e ringraziarmi del lavoro fatto. Immaginatevi come mi sono sentito io a ricevere una lettere così da un pilota come lui…”. Lo stima, lo rispetta, ma non vede l’ora di batterlo un’altra volta. “Non sento la pressione, io riesco a trasformarla in voglia di fare ancora meglio. Vincere a Spa mi ha dato ancora più fiducia. Quando ho firmato per la Ferrari sapevo che prima o poi avrei vinto una gara, ma adesso sono finalmente riuscito a provarlo a me stesso e non vedo l’ora di riprovarci”.
“Nelle prime sei gare di quest’anno come voto mi darei 6, ma dopo credo di esser riuscito a salire a 7,5, Adesso cercherò di migliorare ancora. gara dopo gara ho imparato a conoscere la macchina e a lavorare bene sulla qualifica”
“Abbiamo trovato un equilibrio abbastanza buono. All’inizio dell’anno c’erano state delle situazioni un po’ difficili da gestire. Adesso è abbastanza chiaro. Io e Seb possiamo gareggiare però non dobbiamo prendere dei rischi inutili, ma lo sappiamo di non poter mettere due macchine a muro con tutta la gente che lavora per noi a Maranello e qui in pista”.
“Con Sebastian mi trovo molto bene, ma so che mi adatterei a chiunque dovesse arrivare un giorno al suo posto.
“Per la qualifica qui a Monza abbiamo buone chance, ma per la gara dobbiamo ancora lavorare”