Leclerc non è pessimista. Beato lui

Leclerc non è preoccupato. Beato lui. Perchè a me questa Ferrari andata in confusione dopo Monte Carlo un po’ preoccupa. Mentre migliorano tutti, addirittura la Haas, la Ferrari si è ritrovata improvvisamente a saltellare, costringendo i tecnici a rispolverare la vecchia soluzoni per l’ultima gara a Silversone. A questo aggiungiamo una situazione turbolenta all’interno con Vasseur che qui è anche direttore tecnico ad interim… Il rischio di precipitare c’è. L’Ungheria però è pista dalle caratteristiche che possono aiutare una resurrezione. Capiremo prestro se mini o sostanziosa.

Charles ai microfoni di Sky ha manifestato il so incrollabile ottimismo: “Preoccupato no, c’è stata un’analisi delle ultime quattro gare. Paragono questa situazione un po’ a quella dello scorso anno tra Zandvoort e Monza, quando siamo andati in direzioni abbastanza estreme e non abbiamo massimizzato i risultati di questi due weekend. Poi però è arrivato un grandissimo miglioramento”.

L’Hungaroring ci racconterà qualcosa di nuovo con un’aggravante: qui bisogna scattare davanti per potersi giocare qualche chance in gara. “Ti devi fidare dei numeri, della nostra galleria, dei nostri tecnici”, ha dettro Sainz.

“Credo che il nostro sviluppo sino a Monaco sia stato molto buono e credo anche, come ho già detto in diverse occasioni, che la Ferrari è stata il team a migliorare di più dallo scorso settembre a oggi – aggiunge Leclerc – . Poi a Montreal abbiamo avuto un problema al motore che ci è costato un buon risultato. Dopodiché, da Barcellona in poi sono arrivati aggiornamenti che hanno portato ad avere bouncing”.

“Da parte mia, specialmente da quel momento, ho cercato di fare cambiamenti anche estremi nell’assetto per cercare di trovare una soluzione. Alla fine quella scelta ha pagato dividendi perché abbiamo raccolto tanti dati, abbiamo capito quale fosse il problema, e per noi è importante perdere meno gare possibili per capire il problema. Ora abbiamo capito qual è il problema e credo che da qui in poi potremo fare meglio. Qui in Ungheria cercheremo di massimizzare il risultato e a Spa speriamo di fare meglio”.

“Difficile dire cosa potremo aspettarci in questo fine settimana, perché ormai da diverso tempo tra i primi team è questione di 1 o al massimo 2 decimi di distacco. Dunque è difficile sapere dove saremo. Ma il nostro obiettivo è sempre quello di ottenere il miglior risultato possibile”.

“La cosa più importante è avere un fine settimana senza intoppi e senza fare troppe modifiche all’assetto. Se riusciremo a fare questo, sono fiducioso sul fatto che potremo tornare a lottare per le posizioni di testa”.

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.