Leclerc realista: “Impossibile battere la Red Bull”. Max a caccia di record

Eravamo rimasti ad un Verstappen imbattibile arrivato a otto vittorie di fila e con dieci successi in dodici gare. Il dominio Red Bull e’ stato assoluto grazie alle due gare conquistate da Perez. Come ha detto Helmuth Marko “Max puo’ permettersi di guidare guardando i maxischermi a bordo pista”.

Per Christian Horner Max ha già raggiunto i più grandi di questo sport: “Sta guidando a un livello pazzescamente alto e ora ha anche più esperienza – ha detto – Ha sempre avuto una velocità grezza e un grande talento naturale, ma la capacità che ha in macchina di seguire la gara e di pensare ad aspetti che vanno ben oltre la pista è impressionante. Credo che si debba iniziare a considerarlo come uno dei grandi di tutti i tempi, soprattutto a 25 anni”. Può continuare a macinare record, questo è certo. Difficile qualcuno riesca a batterlo in Olanda.

Potrà continuare a guardare la Tv anche in questo weekend sulla pista di casa con la marea orange che lo soffocherà d’affetto. Inutile pensare che la sosta abbia cambiato qualcosa. Il dominio è destinato a continuare.

Lo sa bene anche Leclerc che, commentando le parole di Vasseur sull’arrivo di nuovi ingegneri, ha detto: “Considerando il divario tra la Ferrari e la Red Bull, soprattutto in gara, abbiamo bisogno di tempo per tornare a quel livello di prestazioni. Stiamo cercando di raggiungere la Red Bull, ma ha un margine molto ampio e sarà difficile raggiungerla prima del cambio di regolamento… arriveranno nuovi ingegneri, ma ne abbiamo già alcuni molto bravi… però nuove persone ci aiuteranno ad avere punti di vista diversi e a crescere meglio”.

Domenica l’Olanda e tra una settimana Monza con l’Autodromo Nazionale che si sta preparando a celebrare l’unica Ferrari che vince quest’anno: la hypercar trionfatrice a LeMans sarà la stella della fanzone, anche se i tifosi si aspettano almeno in qualifica un grande Charles.

“Abbiamo alcuni sviluppi nelle prossime gare che possono aiutarci a fare un passo avanti – aggiunge Charles – Ma anche con questa vettura possiamo avere delle sorprese inaspettate, perché sono auto così sensibili che un piccolo cambiamento può avere una grande influenza. E speriamo che sia così anche per noi”. Senza farsi troppe illusioni, naturalmente.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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