#Leclerc: speriamo di regalare un sorriso ai tifosi #Ferrari

C’è preoccupazione nell’aria. Non potrebbe essere altrimenti con le notizie che arrivano dall’Italia, dall’Europa, dal Mondo. Ma ormai la Formula 1 ha fatto partire il suo weekend e non può più fermarsi. In casa Ferrari stanno cercando di prendere più precauzioni possibili, ma capirete anche voi che in un autodromo affollato è difficile tenere le distanze, anche se gli autografi sono vietati.

Per precauzione Charles Leclerc ha incontrato i giornalisti all’aperto, fuori dall’hospitality, nel paddock: “L’atmosfera è particolare perché nella mente di molte persone c’è il pensiero che va ai propri cari che sono a casa e tentano di difendersi dalla malattia. In Europa e in Italia la situazione è preoccupante. Dal momento che qui in Australia gli enti preposti hanno confermato la fattibilità del Gran Premio, speriamo di far divertire un po’ i nostri tifosi”

“Molti italiani sono a casa in questi giorni e dunque c’è da attendersi che in tanti guarderanno la gara, perché in Italia la Ferrari è qualcosa di molto importante. Speriamo di poter portare se non gioia, almeno un po’ di sollievo”.

Sono curioso di vedere dove saremo rispetto alle altre squadre. Un obiettivo? Voglio puntare al podio perché sarebbe bello iniziare con il piede giusto la stagione”

“Detto questo, il tracciato di Albert Park è talmente particolare che spesso non è veramente rappresentativo. Per quanto riguarda il livello della nostra vettura, devo dire che sono cambiate un po’ di cose quest’anno: c’è più downforce ed è normale pagare questo in termini di velocità di punta”.

“Il target che mi sono posto in questa stagione è quello di essere più costante nella performance in gara. Lavoro su questo aspetto già dalla seconda metà dell’anno scorso e mi aspetto di crescere rispetto al 2019. Il fatto di essere rimasto nello stesso team, e quindi di conoscere già tutte le procedure e le persone con le quali lavorerò, certamente può aiutare”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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