
Max Verstappen si riprende il suo regno. Quarta pole di fila all’inizio dell’anno come non capitava dal 2015, in piena era Hamilton. L’obiettivo è chiaro: migliorare il record di 7 pole di fila a inizio stagione stabilito da Prost nel 1993. La Red Bull si è ripresa il suo terreno sigillando la prima fila con un Perez mai così vicino al suo compagno di squadra (è a 66 millesimi).
Per la Ferrari è stato un sabato complicato. Sainz è riuscito a salvare la seconda fila, battuto anche da Norris e comunque a 0″485 da Max. Un’eternità. Può giusto godere di aver battuto ancora Charles Leclerc in lotta con un posteriore troppo ballerino per i suoi gusti. Charles è rimasto a 0″589 dalla pole, con un solo set di gomme utilizzato in Q3.
La Ferrari in Fp3 aveva fatto vedere un passo gara interessante, anche se l’impressione (confermata da Sainz) è che fosse meno carica di benzina. Ma partire indietro su una pista come Suzuka dove sorpassare non è proprio semplicissimo, è un brutto handicap per poter sognare. L’obbiettivo quindi è il terzo posto. Come minimo. Aspettando un errore di Perez (quelli di Maz sono merce rarissima).
Le qualifiche ci raccontano di una Red Bull tornata sul suo pianeta con Norris, il più vicino degli avversari a 0″292 da Max, tanto. Primo obiettivo ferrarista è battere Norris. Poi si vedrà.
Suzuka è una pista che racconta la verità. Per fare il tempo serve una monoposto che si adatti a tutte le condizioni. Curve veloci nel primo settore, curve medie nel settore centrale e il lungo rettilineo prima di una curva in pieno e soprattutto della chicane nel terzo. La Ferrari ha retto solo nel settore centrale, pagando molto negli altri due, soprattutto nella chicane finale.
La delusione ha la faccia di Leclerc che non riesce a brillare in quello che da sempre è il suo punto migliore: il giro veloce. Charles è rimasto a 0″104 da Sainz pagando molto nella chicane finale quando la sua traiettoria, vivisezionata alla moviola, lo porta a perdere terreno su Sainz. Proprio quello è il punto in cui la Ferrari perdeva di più dalla Red Bull.
La Ferrari è migliorata molto sul passo gara, ma sta togliendo a Leclerc le sue cartucce migliori. E’ la strada giusta? Certo, quello che conta è la gara, ma partire troppo indietro è un problema su certe piste.
“Potevamo fare meglio, ma siamo partiti male in Q1 e siamo arrivati in Q3 con un solo set per Charles – ha detto Vasseur – è difficile avere un quadro chiaro per la gara. Siamo tutti molto vicini. Abbiamo il degrado sotto controllo, abbiamo la possibilità di fare una buona gara, ma il primo giro sarà fondamentale per guadagnare delle posizioni”. Occhio ai semafori che si spengono. Potremmo vederne subito delle belle. Ovviamente dietro alle Red Bull.


