MexicoGp istruzioni per l’uso della pista più alta del Mondiale

Seconda gara consecutiva in Nord America nonché settima sul circuito di Città del Messico intitolato ai fratelli Rodriguez, rinnovato nel 2015. Per Charles Leclerc e’ un weekend speciale, quello del centesimo Gp..

Mario Isola attenzione a trazione e frenata

“Nel corso di un’intera stagione, gli pneumatici devono affrontare condizioni estremamente variabili a seconda delle specifiche conformazioni delle piste. Suzuka è caratterizzata dall’importanza delle forze laterali, Austin invece ha carichi aerodinamici ben bilanciati. Questa volta, qui in Messico, l’attenzione si concentra su trazione e frenata. Il circuito Hermanos Rodriguez non offre molta aderenza e le forze sugli pneumatici sono relativamente basse a causa del limitato carico aerodinamico che le vetture riescono a generare a queste altitudini, soprattutto nelle curve lente. Quest’anno, inoltre, il circuito potrebbe rivelarsi più limitante sull’avantreno per la tendenza a sottosterzare nelle curve a bassa velocità, tipiche della pista messicana, e questo potrebbe causare un maggiore scivolamento delle ruote anteriori. Per via delle caratteristiche del luogo, la superficie dell’asfalto del circuito tende ad essere sporca e c’è molta evoluzione di pista. La chiave è saper comprendere queste peculiarità e riuscire a mantenere gli pneumatici anteriori che quelli posteriori nella corretta finestra di utilizzo”.

Consigli per videogiocatori

Per affrontare senza problemi la prima curva del GP Messico nel videogioco Formula 1 non bisogna farsi prendere dall’ansia perché l’accelerazione pare infinita. Sul lato sinistro c’è un camioncino azzurro con un cestello che sovrasta la recinzione. Una volta raggiunto questo veicolo si inizia a frenare, scalando 5 o più marce e quando si raggiunge l’ultimo lampione con i riflettori si spinge l’auto all’interno, eventualmente passando anche sul cordolo.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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