Mick Schumacher e i suoi due fratellini #Ferrari pronti per la #Formula1? Meglio di Magnussen e Grosjean, tanto per dire

I tre moschettieri della Ferrari Driver Academy: Callum Ilott (11 novembre 1998), Mick Schumacher (22 marzo 1999) e Robert Shwartzman (16 settembre 1999)

Tre dei migliori talenti della Ferrari Driver Academy (FDA) – Callum Ilott, Mick Schumacher e Robert Shwartzman, in rigoroso ordine alfabetico – faranno il loro debutto ufficiale nel weekend di un Gran Premio di Formula 1 entro la fine del 2020.

I primi ad esordire saranno Schumacher e Ilott, al comando del campionato di Formula 2. Entrambi disputeranno la prima sessione di prove libere del Gran Premio dell’Eifel, in programma venerdì 9 ottobre al Nürburgring: Mick sarà al volante dell’Alfa Romeo C39 mentre Callum guiderà una Haas VF-20. Robert, attualmente quinto nella classifica di F2, li imiterà all’ultimo Gran Premio del campionato, quello di Abu Dhabi.

I piccoli talenti della Driver Academy ferrarista crescono. La scuola per giovani talenti di Maranello sta dando dei notevoli risultati. Non scordiamo che da lì sono arrivati il povero Jules Bianchi e Charles Leclerc… Avanti i prossimi. Non tutti troveranno un posto in Formula 1, ma quello che stanno facendo in Formula 2, grazie anche ad un super team come la Prema, autorizza a spalancare loro le porte del Paradiso. 

Lasciamoli crescere viene da dire. Ma poi pensi a Mz Verstappen e realizzi che tutta questa fretta può avere un senso. Rodarli prima che cambino drasticamente le regole ha un senso. E poi, diciamolo chiaramente: Mick e Shwartzman non possono essere peggio di Magnussem e Grosjean , i titolari della Haas…

In preparazione all’esordio, i tre piloti di FDA saranno impegnati domani sulla pista di Fiorano per una giornata di test con una monoposto di Formula 1, la SF71H utilizzata dalla Scuderia nel 2018. “Sarà una giornata importante per tutti e tre, un’altra tappa del progetto #RoadtoF1, mirato a preparare i nostri piloti nella maniera migliore in vista del debutto in F1. Dopo aver fatto le necessarie prove del sedile alla vigilia della trasferta di Sochi, Callum, Mick e Robert si sono impegnati oggi in una serie di meeting preparatori in vista del test di domani”, raccontano da Maranello.

“Abbiamo voluto organizzare questo test per mettere i nostri tre talenti nelle migliori condizioni possibili per affrontare un evento che sarà comunque speciale per la loro carriera – ha spiegato Laurent Mekies Direttore FDA & Direttore Sportivo della Scuderia – Sarà utile per loro prendere confidenza con una vettura di Formula 1, ben più complessa di quella con cui sono abituati a gareggiare adesso. Siamo lieti che Haas e Alfa Romeo Racing offrano a tre giovani come Callum, Mick e Robert questa opportunità e colgo l’occasione per ringraziare entrambi i team. Crediamo molto nella nostra Academy, che ha già confermato con Charles Leclerc di poter dare alla Scuderia un pilota su cui costruire il futuro a lungo termine. Callum, Mick e Robert stanno dimostrando in questa stagione di Formula 2 il loro valore e questo test è un’ulteriore tappa nel loro processo di crescita.”

I tre talenti di FDA sono tra gli assoluti protagonisti del campionato di Formula 2. Mick, che ha fatto della costanza di rendimento la propria forza, comanda la classifica con 191 punti, frutto di due vittorie, nove podi e 17 piazzamenti in zona punti su 20 gare disputate. Callum è secondo a quota 169, grazie a tre successi, con cinque podi complessivi 16 piazzamenti in zona punti, cui vanno aggiunte quattro pole position. Robert, al debutto in Formula 2 quest’anno, è stato autore di un inizio di stagione folgorante e fino ad ora ha all’attivo tre vittorie, cinque podi, 11 piazzamenti in zona punti e un giro più veloce. In classifica il russo è quinto a 41 punti da Mick, quando al termine della stagione mancano quattro gare.

Per Callum e Mick non si tratterà dell’esordio assoluto al volante di una vettura di Formula 1. Il pilota inglese lo scorso anno ha avuto modo di percorrere 41 giri (191 km) al volante dell’Alfa Romeo C38 a motore Ferrari nella sessione di test a Barcellona andata in scena immediatamente dopo il Gran Premio di Spagna. Mick ha invece completato 126 giri (682 km) del circuito di Sakhir nel test seguito al Gran Premio del Bahrain dello scorso anno: il tedesco nel primo giorno di prove aveva potuto guidare la Ferrari SF90, mentre nella giornata successiva aveva girato sull’Alfa Romeo C38. Robert invece è al debutto assoluto con una monoposto di Formula 1.

La giornata di test a Fiorano per Callum, Mick e Robert è solo una delle attività che FDA mette a disposizione dei propri allievi. All’interno dell’accademia di Maranello i ragazzi hanno infatti un programma di lavoro completo che li prepara tanto all’attività di guida quanto a tutto quello che non è vita agonistica. Alle tradizionali lezioni legate al mondo delle corse (aggiornamento dei regolamenti sportivi FIA, fondamenti dell’automobilismo, basi della dinamica veicolo e della strategia) si affiancano corsi che preparano ad altri aspetti chiave della professione di pilota, come la gestione della propria immagine, sia attraverso l’uso dei social media che tramite i più tradizionali canali di comunicazione; la collaborazione con sponsor e partner nonché una alimentazione curata e attenta alle esigenze dell’atleta. FDA si prende cura di ogni aspetto dei propri allievi con un programma pensato su misura per ciascuno di loro in maniera da favorire nel migliore dei modi il rendimento in pista dei ragazzi il cui ultimo obiettivo è poter sedere un giorno nell’abitacolo di una Ferrari di Formula 1, come è già accaduto nel 2019 con Charles Leclerc.

 Al momento di FDA fanno parte nove allievi. Oltre ai tre piloti già citati, ci sono Giuliano Alesi e Marcus Armstrong, entrambi impegnati in Formula 2; Enzo Fittipaldi, reduce dalla prima stagione di Formula 3; Gianluca Petecof ed Arthur Leclerc, attualmente ai primi due posti nella classifica della Formula Regional; e Dino Beganovic, impegnato nei campionati di Formula 4 in Italia e Germania.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Peggio di quel pasticcione di Grosjean non potranno essere… spero che almeno Mick sia in F1 la prossima stagione. Se arrivasse anche un altro dei tre sarebbe una bella ventata di freschezza..

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