Pagelline in un anno monotono, dominato in lungo e largo da Max Verstappen e dalla Red Bull che con lui è diventata una monoposto perfetta (un po’ meno con Perez che comunque ha chiuso al secondo posto).
RED BULL voto 10 e lode
Quando una squadra vince 21 gare su 22 che volete aggiungere. Non era mai capitato di trovare due Red Bull davanti anche tra i piloti. La doppietta non era mai riuscita prima. Per questo Perez sarà ancora l’ anche l’anno prossimo.
Verstappen 10. Perchè non si è accontentato di vincere. Ha voluto stravincere anche una volta che aveva il Mondiale in tasca. Non ha mollato nulla agli avversari con una cattiveria da cannibale vero. La perfezione fatta pilota. Fosse anche simpatico non sarebbe reale.
Perez 4. Ha fatto il suo dovere con il secondo posto tra i piloti. Ma troppo spesso è stato macinato dal suo compagno di squadra come un granello di pepe nel macinino. Troppo grande la differenza per chi dopo tre gare si era illuso di poter lottare per il titolo. Il grande illuso.
FERRARI voto 5/6
Non si può promuoverla del tutto, nonostante abbia chiuso la stagione in crescita. Ci attendevamo ben altro dopo un 2022 pieno di speranze. Invece si è crollati da 4 a una vittoria, da 20 a 8 podi… Una retromarcia anche se per il presidente “siamo sulla strada giusta al 100%”. (Elkann alla Bbc: la Ferrari si sta muovendo al 100% nella direzione giusta). Come già detto speriamo abbia ragione.
Leclerc 7. Si è divertito con 5 pole in un anno pieno di sofferenza con una macchina difficile che solo nel finale di stagione (da Suzuka in poi) è riuscito a domare. Non era l’anno che sognava. Lo ha detto. Ma lui si è sbattuto come al solito per salvare la baracca. E alla fine ha chiuso anche davanti a Sainz. Non gli fregava molto, ma conta.
Sainz 7. Carlos è stato l’unico a interrompere la monotonia Red Bull con la vittoria di Singapore nel momento migliore della sua stagione dopo la pole di Monza. Fino alla fine è stato davanti a Leclerc, ma poi gliene sono capitate davvero di tutti i colori.
MERCEDES voto 5
La Mercedes non sbaglia mai due stagioni di fila si diceva l’anno corso. Invece c’è riuscita e non pare che la crisi sia del tutto finita. Anche quando ha definitivamente bocciato il progetto senza pance, non è risorta. ha continuato con alti e bassi un po’ incomprensibili.
Hamilton 7. Il terzo posto in campionato per uno che ha vinto 7 titoli significa nulla. Ma quello cghe conta è come abbia rimesso nella cesta il giovane compagno di squadra che l’anno scorso lo aveva legnato e credeva di poter continuare la crescita.
Russell 5. Il suo percorso di crescita si è fermato contro la solidità di un Hamilton che non vuole mollare. Ha commesso qualche errore di troppo e soprattutto si è troppo lamentato.
McLAREN voto 6
Dopo un inizio da 4 ha ribaltato il progetto e da Silverstone in poi ha cambiato faccia al suo campionato. Il 7 può sembrare eccessivo, ma premi la crescita costante con il nuovo progetto a dimostrazione che anche nella F1 di oggi si può risorgere.
Norris voto 6. E’ sempre lì, pronto ad esplodere, ma non è ancora esploso. Fin che non arriverà la prima vittoria correrà con una scimmia sulla spalla.
Piastri voto 7. Ricordiamoci che era un debuttante. Ha conquistato il primo podio della carriera e pure vinto una sprint. Non si è fatto sbriciolare da Norris. Ha un potenziale enorme. Si capisce èerchè un anno fa hanno litigato per lui Alpine e Mclaren.
ASTON MARTIN voto 6
Era partita come terza forza del campionato. Lo è rimasta fino alla sosta, poi è crollata risalendo solo nel finale. Un’involuzione preoccupante per il futuro
Alonso voto 8. A tratti abbiamo rivisto il campione del mondo. Fantastico, soprattutto in gara. In Brasile contro Perez ha dato una lezione clamorosa ai giovani che lo guardavano in tv.
Stroll voto 5. Per buona parte della stagione sembrava non avesse più voglia. Ha pagato cara l’assenza dai test pre campionato per l’infortunio. Ma solo alla fine si è ritrovato un po’.
ALPINE voto 4
Puntava al quartro posto tra i Costruttori. A fati ha salvato il quinto, tanto che ha metà stagione Luca De Meo ha ribaltato il team, ricominciando da zero o quasi. Due podi, uno a testa, sono troppo pochi per quanto sognava.
Ocon voto 5. Bene a Monte Carlo e basta. Chiudere dietro al nuovo compagno di squadra non è stato un bel risultato.
Gasly voto 6. Quattro punti in più del compagno nella sua prima stagione in Alpine. Non sarà molto, ma significa qualcosa. Ogni tanto è sembrato spento, ma anche lui si immaginava un’auto diversa.
WILLIAMS voto 7
Guardate da dove partiva. Era l’ultimo team, staccato di giorni dal penultimo. Nuovo team principal e nuova vita. Il settimo posto tra i Costruttori è il segnale del risveglio
Albon voto 7. Se uno pilota fa 27 dei 28 punti del team. Beh è detto tutto
Sargeant voto 4. Se un pilota fa un punto dei 28 del team. Beh è detto tutto.
ALPHA TAURI voto 6
Aspettando il cambio di nome in Racing Bulls e l’arrivo di Mekies la stagione di transizione non si è chiusa male, se è un assaggio di futuro, con aiuti Red Bull in arrivo, ritornerà il sereno.
Tsunoda voto 7. sono suoi 17 punti su 25. Ha portato tanto fieno in cascina. E poi quando si è messo a spalare fango a Faenza è diventato un eroe.
Ricciardo voto 5. Ci si aspettava di più, forse la colpa è dell’infortunio. Vedremo l’anno prossimo, ma se continua così Perez non rischia.
ALFA ROMEO SAUBER voto 5
L’ultimo anno con il marchio Alfa Romeo poteva essere celebrato meglio. i 16 punti conquistati sono pochini se pensiamo ai 55 dello scotso anno con il sesto posto finale. Meriterebbe un 8 il marketing Alfa Romeo, ma non porta punti.
Bottas voto 4. Ha fatto più punti del compagno, ma ricordiamoci chi era. Mai combattivo.
Zhou voto 5. Tre noni posti non bastano.
HAAS voto 4
Da 37 a 12 punti, ultimo posto in classifica. E non è che le novità siano servite. Non siamo su Netfkix. Ci voleva molto di più.
Hulkenberg voto 5.5 e Magnussen voto 5. Due piloti d’esperienza che non hanno aggiunto valore.



