Pagelle australiane con Antonelli da 10 e bocciatura Ferrari

Prime pagelle dell’anno da un’AustralianGp movimentato dalla pioggia e molto deludente per la Ferrari. Per fortuna che c’è Kimi Antonelli…

10 e lode a Lando Norris. Pole e vittoria senza sbavature anche quando era sotto pressione. Dietro di lui hanno commesso errori sia Max che Piastri. Che abbia davvero fatto il salto di qualità? Certo, la superiorità McLaren aiuta, ma una vettura papaya la guidava anche Piastri.

10 a Kimi Antonelli. Bravo, bravissimo e anche un po’ fortunato. Nel giorno nero dei rookie, lui ha debuttato con un quarto posto da record (i commissari glielo hanno restituito dopo aver accolto il reclamo Mercedes). Partiva 16° dopo aver avuto il fondo rovinato dalla ghiaia in qualifica. Giro dopo giro ha preso confidenza con la macchina, la pista e le condizioni e ha cominciato a sorpassare. E quando è toccatro a lui girarsi, gli è capitato dove c’era una delle rare vie di fuga in asfalto della pista. E’ la fortuna che aiuta i migliori. Un grande debutto. Oltretutto il secondo più giovane della storia ad andare a punti dopo Max.

8 a Max Verstappen. Lui comunque la Red Bull la tiene sempre lì a combattere per la vittoria. Nonostante le condizioni però non ha vinto e anzi ha commesso uno dei suoi rari errori.

7 a Russell. La Mercedes non sembrava molto migliore della Ferrari, poi vedi le classifiche e vedi George sul podio e Kimi subito dietro. Una gara di sostanza, senza squlli, ma anche senza errori.

7 anche a Albon, Stroll e Hulkenberg. Alzi la mano chi se li aspettava così avanti in classifica. Se della Williams si era capito il puenziale, va detro che Aston Martin e la binottiana Sauber sembravano molto più indietro. Una menzione particolare per Binotto: chissà come gode ad avere più punti della Ferrari.

Piastri 5,5. Quando via radio ha detto: io sono più veloce, Norris gli ha rifilato due giri veloci uno dietro all’altro. Poi sul più bello si è girato finendo sull’erba. Aveva una macchina vincente, ha faticato ad entrare in zona punti.

5 a Lewis Hamilton. Non l’esordio che mi aspettavo da un sette volte campione del mondo. Si è lasciato trasportare dall’inerzia della gara senza mai riuscire ad afferrare la situazione, eppure in certe condizioni è un mago. Ha ancora tanto da imprarare come si può evincere anche dai fitti colloqui (pure bippati) con il suo ingegnere di pista.

4,5 a Charles Leclerc. Bravo alla partenza e poi alla ripartenza quando ha fatto le spalle grosse con Lewis, ma quel testa coda sotto la pioggia ha compromesso tutto. Come ha detto lui più grave quello dell’errore di strategia ai box.

4 alla Ferrari. Il peggior esordio che ci si potesse attendere dopo un inverno pieno di sogni. è un po’ comeandare a fare la spesa, tornare a casa e ritrovarsi i sacchetti vuoti… Si è perso qualcosa (quasi tutto) per strada. Ha ragione Vasseur a dire: non c’è nulla di buono da portare a casa da questo weekend…

4 a Carlos Sainz. Carlito, Carlito… dalla vittoria post appendicite dello scorso anno al crash sotto la pioggi del suo esordio in Williams. Non un bel weekend, battuto sempre da Albon. Peccato.

3 a Fernando Alonso. Ai rookie è concesso svagliare sotto la pioggia, a un pilota cona la sua classe ed esperienza no.

NG a Hadjar, Dohaan, Bortoleto e Lawson. All’inizio dell’anno si può essere comprensivi con i rookie che vanno a sbattere. Quando nella stessa gara sbattono pure Alonso e Sainz, i baby possiamo anche perdonarli. Oggi però. Come ha fatto papà Hamilton, il primo ad andare a consolare Hadjar dopo il crash.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Cos’ė? L’effetto Hamilton al contrario? Charles non meritava meno di 6 nemmeno quando non arrivava al traguardo e Lewis non prendeva la sufficienza a nemmeno arrivando tra i primi 3!

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