Pagelle BritishGp: incredibile Hulk e incredibili Ferrari

Pagelline di una gara pazza dal finale scontato. Non capita spesso che in una gara folle vincano i favoriti. Con la McLaren succede quasi sempre…

10 a Nico Hulkenberg. La favola della domenics. Al 239esimo gran premio Nico, uno dei piloti più concreti ma anche discreti del Circus, è salito per la prima volta sul podio. Bravo a non sbagliare, brava la Sauber a scegliere la strategia giusta.

9 a Lando Norris. L’unica cosa che lo ha fermato è la botta rimediata sul naso mentre andava a mostrare la coppa ai tifosi. Ha vinto perché non ha sbagliato al contrario degli altri. Bravo a riprendersi con due vittorie dal crash canadese.

8 a Lance Stroll. Si è preso una bella rivincita grazie all’azzardo di quel set di Pirelli rosse montate al momento giusto. Sembrava una follia, è stata una genialata.

7 a Alexander Albon. Partiva 14esimo, ha chiuso ancora a punti. Costante nel portare il team tra i primi dieci.

6,5 a Fernando Alonso che starà ancora rodendo per esser finito dietro a Stroll. “Perché la strategia giusta non la fate mai con me?”. Domanda giusta.

6 a Lewis Hamilton. Doveva passare in Ferrari per interrompere la sua serie positiva a Silverstone dove dal 2014 era sempre salito sul podio. Ha sbagliato tanto, ma questa Ferrari complica la vita a tutti.

5 a George Russell. Ha sbagliato scelte due volte. Al via e poi quando ha voluto anticipare il passaggio alle slick… non un bel weekend.

5 anche a Charles Leclerc. Troppi errori, troppa ansia di fare scelte azzardate. Sta entrando in un tunnel pericoloso. Siamo alle solite: chi salverà Leclerc quest’anno?

5 pure a Max Verstappen. Ogni tanto sbaglia anche lui. Probabilmente si è innervosito per il tentativo maldestro di Piastri di farlo cascare nel trappolone. Con una Red Bull così scarica neppure lui ha fatto miracoli.

4 a Fred Vasseur. Mai visto un team principal che accusa i suoi piloti. Anche se aveva ragione, doveva dire quello che pensava all’interno dello spogliatoio. Non si assume mai le sue responsabilità.

4 a Oscar Piastri. Voleva fregare Max e portarlo alla penalizzazione, invece si è fregato da solo. Un ingenuità che gli è costata vittoria e fuga Mondiale.

3 alla Mercedes. Chiamare Antonelli ai box mentre Russell faticava con le slick è stato un suicidio annunciato. Come montare le Pirelli Bianche…

2 a Isack Hadjar. Il tamponamento a Kimi è stato un brutto errore. Non era la domenica dei rookie. Solo Bearman (voto 6,5) si è salvato dall’ecatombe. L’esperienza dei vecchi leoni si è vista.

Ng a Kimi Antonelli. Stanno capitando tutte a lui… una visita a Lourdes o al più comodo San Luca bolognese lo aiuterebbe.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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