Pagelle BritishGp lode a Hamilton, non al suo futuro

Pagelle britanniche con applausi per Sir Lewis lX re di Silverstone.

10 e lode a Lewis Hamilton. Voleva lasciare un bel ricordo ai suoi tifosi. Salutare Silverstone, alla sua ultima apparizione “in maglia” Mercedes con qualcosa di speciale. Lo ha fatto piangendo avvolto nell’Union Jack. La pioggia lo ha aiutato, ma sulla pioggia era facile sbagliare come hanno fatto tanti dei suoi avversari. Lui invece è stato perfetto. Con dedica a chi gli dava del bollito. Il miglior colpo dell’anno ferrarista.

9 a Max Verstappen. Sta tenendo insieme da solo una Red Bull in crisi profonda, un po’ come Sergio Perez. Per buona parte della gara Max era dietro a Mercedes e McLaren, poi è tornato Super Max, sfiorando l’impresa.

8 a Oscar Piastri. La sua gara è stata compromessa dalla scelta dei box di tenerlo fuori un giro di troppo con le Intermedie.

7,5 a Nico Hulkenberg. Sta salvando la Haas e confortando Audi che lo ha ingaggiato.

7 a George Russell. Super pole. Buona partenza, poi ha cominciato a piovere e lì il maestro è un altro. In più ci si è messo il problema idraulico.

7 a Carlos Sainz. Ha salvato l’onore. Chiamate perfette, ma macchina troppo lenta rispetto alle altre, anche se a un certo punto si era avvicinato a Max sulla pista viscida.

6 a Lando Norris. C’è anche il suo zampino nella scelta sbagliata del cambio gomme. Un giro in ritardo e gomme sbagliate. Oltre ad esser arrivato un po’ lungo (cosa che gli è costata un paio di secondi decisivi) ai box. Aveva la miglior macchina, non ha vinto. E siamo a due di fila.

5 a Charles Leclerc. Sbaglia in qualifica, sbaglia scelte in gara con la complicità del box. Un cambio anticipato troppo azzardato. Ma tanto la sua gara non prometteva nulla e qui di tanto vale provarci. E’ confuso come tutta la Ferrari. Forse più confuso. Ancora una volta c’è il soldato Leclerc da salvare.

4 a Fernando Alonso. Ancora dietro a Stroll. Gli sta capitando un po’ troppo spesso.

3 alla Ferrari e non serve neppure spiegare il perché. Ma vedrete a Budapest cambierà la musica. Anche un anno fa in Olanda butto’ via una giornata per comparare vecchie e nuove soluzioni. Poi è risorta. Bisogna avere fede.

2 alla McLaren e 8 a Stella che ha ammesso tutte le colpe con una sincerità rara tra i team manager.

0 a Sergio Perez. Sempre più imbarazzante.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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