
Pagelle del Gran Premio del Canada nuovo territorio di conquista della Ferrari e di Vettel che hanno ribaltato il campionato proprio su una delle piste favorite di Lewis Hamilton. Come una vittoria in trasferta. Più di una vittoria in trasferta.
10 alla Ferrari. Tutta intera. Il voto di più alto delle pagelle canadesi è un voto di squadra. Perché a Montreal non ha vinto solo Vettel, ha vinto tutta la squadra che ha rivoltato la monoposto dopo un venerdì pieno di dubbi consegnando a Sebastian una SF 71 H praticamente imbattibile. Insuperabile.
9 a Vettel. Perché al volante c’era lui e la differenza tra un pilota in palla e uno in prepensionamento la vedete tutta leggendo l’ordine d’arrivo. Seb ha giocato con i suoi avversari come ha voluto confermando che quando scatta in testa è ancora più forte. Scatenato.
8,5 a Leclerc. ancora a punti con la Sauber Alfa. E’ la terza volta in sette gare. Consistente.

8 a Liberty Media che ha organizzato il Villeneuve show con la Ferrari di Gilles che ha vinto qui 40 anni fa guidata da Jacques. E’ anche sfruttando la grande storia della Formula 1 che si tocca il cuore dei tifosi. Emozionante.
7,5 a Bottas. Davanti a Hamilton per tutto il weekend, ma mai davvero in lotta per la vittoria. Il Canada è la sua pista: quattro podi di fila. Abbonato.
7 a Verstappen che, udite udite, per una volta non ha sbagliato senza neppure esagerare al via quando avrebbe avuto le gomme per farlo (ma Bottas lo ha controllato bene). Se userà sempre la testa i risultati non mancheranno. Work in progress.
6 a Ricciardo. Weekend incolore. Battuto in qualifica e in gara dopo la sbornia di Montecarlo. Forse ha la mente occupata dal futuro: sta decidendo che cosa fare. Incerto.
5 alla McLaren. Un anno fa la colpa era solo della Honda. Oggi che la Honda non c’è più (o meglio è là davanti con la Toro Rosso) di chi è la colpa. Povero Fernando. Senza scuse.
4 a Hamilton. Chi lo ha visto? Era la sua pista, il suo weekend. L’anno scorso qui si riprese in mano il campionato cominciando la rimonta. Quest’anno non è pervenuto come le temperature in certe città. Strano. E non era solo colpa della Mercedes, visto Bottas. Nero.
3 a Raikkonen. Ha perso una posizione al via e non l’ha più ripresa. Neppure quando si è visto davanti Hamilton ha provato ad aggredirlo. In qualifica ha sbagliato il giro più importante. Incorreggibile.
2 a Lance Stroll. Nella gara di casa, quella dove l’anno scorso arrivò a podio, ha perso la sua Williams proprio dove non doveva stringendo Hartley a muro.

1 a Winnie Harlow, la super top model amica di Hamilton che ha sventolato la bandiera a scacchi con un giro d’anticipo. Capitò anche a Pelé. Ma non dite che è solo colpa loro. Inconsapevoli.
0 alla Mercedes. Perché annunciare l’arrivo dei motori Evo2 il martedì e fare dietro front due giorni dopo quando ci si accorge che qualcosa non va non è una bella figura. Insolito.
Buongiorno Zapelloni, un buon voto alla Renault motorista lo vogliamo dare? La davano per cotta ma sta dimostrando come Ferrari di essere capace finalmente di aver capito le logiche di queste complesse power units. La stagione è ancora lunga, evolutive Mercedes a parte, credo che ancora possano dire la loro (con Red Bull ovviamente).
Ha ragione hanno fatti progressi inaspettati quest’anno