Perchè tra Leclerc e Hamilton ci sono 4 decimi di differenza

Charles Leclerc esce dalla prima giornata di prove con il miglior tempo e un bel sorriso. Lewis Hamilton è rimasto a 0″420 dal compagno e ha un sorriso un po’ meno convinto. Ma il distacco ci sta, non sorprende, anche se è più grande di quello che ci si poteva aspettare.

E’ una differenza che si può spiegare facilmente però. Leclerc è uomo Ferrari da 7 anni, è cresciuto insieme alla macchina, conosce ogni segreto. Ha già potuto sfruttare il potenziale della SF-25. Hamilton è ai primi giri ufficiali con un team tutto nuovo, un motire tutto nuovo per lui che aveva sempre guidato solo motori Mercedes nella sua vita in Formula 1. Deve ancora imprare qualcosa prima di estrarre il 100% del potenziale della Sf-25.

Dalla telemetria tratta da https://www.f1-tempo.com/ si vede come Charles abbia progressivamente aumentato il margine. Lewis ha perso molto alla curva 5 (236 km/h contro 228) e poi non ha più recuperato vedendo crescere curva dipo curva il gap. Charles ha poi portato molta piùvelocità anche alla penultima curva (261 km/h contro 253). Si può dedurre che Lewis non abbia ancora in mano al 100 la SF-25.

Che Leclerc parta davanti a Hamilton in Australia è abbastanza scontato. Che il distacco sia di 4 decimi anche in qualifica è meno scontato. Mi aspetto un distacco minore e soprattutto mi aspetto che con il passsare delle corse il divario diminuisca, altrimenti avrebbe ragione chi sostiene che era meglio tenere Sainz.

L’impressione è che la vicinanza di Hamilton però faccia bene a Charles che ha cominciato la stagione con l’approccio giusto.

Fino a che Lewis non gli salterà davanti tutto funzionerà a meraviglia.

Charles ha sfruttato nel miglior modo l’inverno, trascorso all’ombra di Hamilton. E’ riuscito a non farsi prendere dalla gelosia. Ha capito, come ha detto a Melbourne: “No, non sono preoccupato. La Ferrari è più grande di qualsiasi pilota ed è per questo che è speciale. Lewis è arrivato da leggenda e c’è molta più attenzione su di lui che su di me al momento, ma mi va bene così. Capisco perfettamente e non mi fa effetto: conosco l’ambiente e l’unica cosa che conta è lavorare nella maniera giusta”. Esattamente quello che ha fatto. D’altra parte Charles ha in testa una cosa sola. E continua a ripeterlo: “Avevo dei sogni: diventare un pilota di F1, diventare un pilota della Ferrari. Vincere il Gp di Monaco. Li ho realizzati, ora devo diventare campione del mondo”.

LECLERC: PUNTEREMO ALLA POLE

“Oggi il feeling con la macchina è stato buono e abbiamo avuto una prima giornata in pista solida – ha detto Leclerc – . C’è ancora margine di miglioramento per quanto riguarda il bilancio vettura, cosa comune a tutti nel paddock, dato che queste monoposto sono ancora piuttosto nuove per tutti noi e dobbiamo spingere per comprenderne i limiti”.
“È troppo presto per trarre conclusioni: avremo un’idea più chiara del ritmo di ciascuna squadra soltanto domani in qualifica. In generale, è stato un buon venerdì per cominciare e non vediamo l’ora che sia domani, quando punteremo alla pole position”.

HAMILTON: TANTO DA IMPARARE

“È fantastico poter finalmente iniziare il primo weekend di gara con la Ferrari. Quella odierna è stata una giornata di apprendimento, nella quale ho continuato a comprendere la SF-25 aumentando ancora di più la mia confidenza con essa – ha aggiunto Hamilton – . Ovviamente quasi tutto è completamente diverso da ciò a cui sono stato abituato per tanto tempo, ma la mia sfida è questa, e la sto affrontando con il massimo dell’entusiasmo”.
“Non eravamo del tutto soddisfatti dopo la prima sessione, ma abbiamo fatto dei buoni progressi nella seconda riuscendo a completare anche alcuni long run, per me particolarmente importanti. C’è ancora da fare sul bilancio vettura e ci lavoreremo durante la notte, inoltre ci manca da trovare un po’ di ritmo, ma era prevedibile. Si tratta di mettere insieme tutti gli elementi passo dopo passo, massimizzando il nostro potenziale e spingendo il più possibile. Dobbiamo continuare a lavorare sodo e sono fiducioso di vedere quali miglioramenti riusciremo a fare domani”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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