
Le papaya rules, le regole di casa McLaren, sono queste. In qualifica ognuno va per se e così nelle sprint brasiliana c’è Oscar Piastri davanti a Lando e a tutti gli altri.
Contenti loro, contento soprattutto Max che vede il suo avversario per il campionato in lotta con il compagno di squadra, mentre Perez è naturalmente disperso, questa volta in Q2. Due McLaren in fuga, con 0”254 su Charles Leclerc che ha portato comunque in alto una Ferrari allergica alle qualifiche, ma ultimamente molto efficace in gara.
Il bottino vero è quello in palio domenica con la gara vera, la Scuderia punta a quella per cercare di recuperare punti sulla McLaren che per ora ne ha 19 di vantaggio. Per Norris potrebbe essere una grande occasione. La sua McLaren sembra la miglior macchina sulla pista di Interlagos e Max in gara pagherà cinque posizioni di penalità per la sostituzione della Power Unit.
“Non mi importa dove sia Max, io guardo solo a dove sono io. Mi fate sempre le stesse domande”, sui lamenta Norris che sembra quasi scocciato dal confronto con Verstappen Ma ci crede o no a questo Mondiale?
Se in qualifica si dovesse ripetere la classifica della sprint, Max rise già di partire al nono posto e quest’anno rimontare non è un gioco anche se guidi una Red Bull. Max nelle qualifiche sprint si è infilato tra le due Ferrari, ha fatto una magia delle sue per restare a galla, ha ripetuto che non ha intenzione di cambiare adesso il suo modo di correre. Vedremo che accadrà se arriverà a contatto con Norris. Sempre che Lando e Piastri non ne abbiamo già combinata una delle loro come a Monza, per dirne una. Forse Max questa volta può anche permettersi di fare lo spettatore.
“Abbiamo vinto le ultime due gare partendo dalla seconda fila e il passo in gara ce lo abbiamo”, butta lì Fred Vasseur. La Ferrari è golosa, ma sa bene che le chance migliori le avrà sulla distanza lunga, quando potrebbe sfruttare la sua gentilezza sulle gomme anche se domenica la pioggia potrebbe complicare ogni previsione. “Noi dobbiamo sempre attaccare”, aggiunge Vasseur. A questo punto non c’è davvero altro da inventarsi. Mancano quattro gare, il tempo dei calcoli è finito.
Tra i delusi del sabato c’è Lewis Hamilton, eliminato in Q2 e solo 11° al via mentre il suo compagno lo ha battuto ancora una volta. Per Lewis il Brasile è quasi una gara di casa. Corre per sé, ma anche per Ayrton… Ma con questa McLaren non riesce proprio a trovare il feeling in qualifica. Speriamo sia solo un problema di macchina.


