Piove su Suzuka, istruzioni per l’uso. Wolff e Binotto non ci sono

Si torna a Suzuka, una delle piste preferite dai piloti. Un vero tempio della Formula 1, sempre pieno di appassionati veri disposti a fare code infinite per una foto, un autografo, un semplice sorriso di un pilota. Mancano all’appello Toto Wolff, Mattia Binotto (e Zack Brown) rimasti in Europa: il campo centrale è la decisione sulla presunta infrazione Red Bull.

Due settimane dopo la MotoGP, anche la Formula 1 torna in Giappone dove mancava dal 2019, a causa della chiusura del Paese del sol levante per la pandemia di Covid-19. Il Suzuka International Racing Course rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni: in una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 2.​

  • La Formula 1 ha esordito su questa pista nel 1987 ma il circuito di proprietà della Honda festeggia quest’anno 60 anni. Ad agosto è stato impiegato per la 8 Ore Suzuka, vinta proprio dai padroni di casa. Nelle prime edizioni diverse monoposto furono costrette a fermarsi per guasti ai freni, un problema che sembra ormai superato anche se nel 2019 due monoposto furono squalificate per aver impostato elettronicamente il bilanciamento della frenata. ​
  • In Giappone Pirelli si presenta con il tris di mescole più dure: C1 come P Zero White hard, C2 come P Zero Yellow medium e C3 come P Zero Red soft. Suzuka sarà l’ultima gara di quest’anno in cui verrà utilizzata la mescola più dura C1.
  • La seconda sessione di prove libere in Giappone è stata estesa a 90 minuti per permettere di provare alcuni prototipi di pneumatici da asciutto per il 2023 (lo stesso avverrà al Gran Premio degli Stati Uniti). I test di Suzuka e Austin serviranno a mettere a punto le mescole per il 2023 e la sessione sarà interamente dedicata a questa attività. Le scuderie che impiegheranno un young driver in FP1, potranno proseguire il proprio programma nei primi 30 minuti della seconda sessione, prima di concentrarsi sui test Pirelli per il restante tempo. Gli pneumatici prototipo potranno essere facilmente riconosciuti perché non avranno bande colorate sul fianco.
  • Il Gran Premio del Giappone, esattamente come Singapore la scorsa settimana, è stato disputato l’ultima volta nel 2019. La sfida si rende più appassionante con la necessità di affrontare pista, meteo e assetto vettura 2022 in un regime di novità assoluta.
  • Suzuka è un circuito dove le forze laterali sono molto più significative di trazione e frenata ma le sollecitazioni sono equamente bilanciate tra i lati destro e sinistro della vettura. Le vetture e gli pneumatici sono soggetti ai più lunghi e importanti carichi di forza g di tutto l’anno. La curva 130R, per esempio, ha un lungo raggio di 130 gradi ma viene infatti percorsa a velocità piena, quasi come fosse un rettilineo e con acceleratore a fondo.
  • “La pista è caratterizzata da tratti da alta velocità con frequenti cambi di direzione, e quindi si genera molta energia negli pneumatici – spiega Carlos Galbally responsabile gomme in Ferrari – . Si tratta di un circuito anomalo per quanto riguarda la distribuzione dello sforzo: è il più equilibrato e simmetrico di tutto il calendario, quindi l’energia prodotta dalle curve a destra è identica a quella che si crea nelle curve verso sinistra. Proprio per le dinamiche che si verificano qui a Suzuka, la Pirelli porta in Giappone le tre mescole più dure di cui dispone (C1, C2 e C3), di gran lunga la combinazione meno frequente che si possa trovare nell’intera stagione: si tratta infatti della quinta e ultima volta. L’usura gomme è elevata a causa della combinazione dei curvoni da alta velocità e delle caratteristiche dell’asfalto, il cui livello di abrasività è medio alto. Tutti questi fattori messi insieme, uniti all’imprevedibilità del meteo, rendono Suzuka un banco di prova particolarmente impegnativo per tutto quello che riguarda la gestione gomme”. 
  • Al Suzuka International Racing Course, come in tutti i tracciati molto “guidati”, i curvoni veloci richiedono un uso quasi insignificante dei freni: in metà delle 18 curve non sono minimamente usati e in altre 3 lo spazio di frenata non arriva nemmeno a 50 metri, tanto che l’impiego dei freni è inferiore ai 12 secondi al giro, equivalenti al 13 per cento dell’intero GP. 
  • Le frenate in cui si perdono oltre 170 km/h di velocità sono appena un paio ed entrambe hanno bisogno di 2,3 secondi per essere portate a termine. Un filo minori sono i valori della curva 9, intitolata a Ernst Degner, che però si mette in luce per 4,3 g di decelerazione e 133 kg di carico sul pedale del freno. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale del freno di 38 tonnellate. ​
  • Delle 9 frenate del Suzuka International Racing Course solo 2 sono classificate dai tecnici Brembo come impegnative per i freni, una è di media difficoltà e le restanti 6 sono light. 
  • La più impegnativa in assoluto è la curva 16, teatro di una perdita di velocità da 273 km/h a 85 km/h in soli 100 metri. Durante i 2,33 secondi di funzionamento dei freni i piloti esercitano un carico sul pedale di 139 kg e sono soggetti ad una decelerazione massima di 4,7 g. ​​ ​​

Mario Isola: il circuito preferito dai piloti

Se chiedi ai piloti quali sono i loro circuiti preferiti, Suzuka sarà sempre tra i primi posti della lista: in nessun’altra pista puoi trovare delle curve così impegnative, si pensi alla 130R o alla Spoon, un’atmosfera e una storia davvero speciali e dei tifosi fantastici. Per via del suo caratteristico layout a forma di 8, il numero di curve del circuito, a destra e a sinistra, è sostanzialmente uguale. Pertanto le sollecitazioni sono equamente distribuite sull’intera monoposto. I carichi sostenuti dagli pneumatici sono tra i più alti misurati nel corso dell’anno. Per via della conformazione della pista e delle caratteristiche dell’asfalto, portiamo le tre mescole più dure della nostra gamma. La sfida è oggi sempre più impegnativa perché le vetture di ultima generazione sono più pesanti di prima e le prestazioni vengono costantemente migliorate. Una novità di quest’anno prevede il test di alcuni pneumatici prototipo per il 2023 in una sessione estesa di prove libere venerdì pomeriggio.”

Consigli per videogiocatori

Per effettuare perfettamente la frenata alla curva 16, nel videogioco Formula 1 serve tanto sangue freddo. Poco dopo aver superato il cartello dei 150 metri si spinge a fondo sul pedale del freno, scalando fino alla seconda marcia. Attenzione a non farsi trarre in inganno dal cordolo, girando a destra in quello che non è nastro d’asfalto ma non è usato dalle monoposto. Bisogna svoltare solo in prossimità del cordolo al cui interno, sull’erba, c’è un paletto di plastica. Occhio a dosare il gas all’interno della chicane per evitare testacoda.​

Il programma del Gp del Giappone: gara alle 7 di domenica

venerdì 7 ottobre 2022 le prime due sessioni di prove libere, dalle 05:00 fino alle 06:00 e dalle 08:00 fino alle 09:30. Mezzora in più per provare gomme 2023

Sabato 8 ottobre 2022 alle 5:00 ci sarà la terza sessione di prove libere, mentre le qualifiche inizieranno alle ore 8:00.
Domenica 9 ottobre la gara inizierà alle ore 07:00 e sarà trasmessa in diretta su Sky Sport F1 HD (canale 207)

A Race Anatomy ci vedremo a mezzogiorno

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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