Pirelli inaugura l’era delle gomme da 18 pollici per una Formula 1 più aggressiva

Anche per le gomme in Formula 1 sta per cominciare un’era rivoluzionaria, Sta per partire l’epoca delle gomme da 18 pollici, una rivoluzione che dovrebbe comunque permettere ai piloti di essere più aggressivi nella guida. Pirelli che anche quest’anno avrà l’esclusiva in Formula 1, ha presenttao tutta la sua stagione sportiva in streaming.

La stagione sportiva che inizia in questi giorni con il Rally di Monte Carlo rappresenta per noi una svolta. Cambiamo completamente i prodotti per le serie principali, a partire dalla Formula 1, rafforzando il legame con i pneumatici stradali. Continuiamo sul percorso di gestione sostenibile del motorsport, coerentemente con la strategia aziendale e forti della certificazione importante ottenuta da FIA alla fine del 2021. Infine, guardiamo al futuro confermando l’impegno per sostenere le giovani promesse del volante” ha dichiarato Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli.

Nella storia di Pirelli il motorsport ha avuto da sempre un ruolo di prim’ordine: sono 115 gli anni che vedono l’azienda milanese impegnata nelle competizioni, a partire dall’impresa realizzata nel 1907 dal principe Scipione Borghese che, a bordo della Itala gommata Pirelli, vinse il raid Parigi-Pechino. Oggi le competizioni a cui Pirelli partecipa ogni anno sono oltre 350 e il 2022 sarà particolarmente rilevante per le novità tecniche: l’introduzione dei pneumatici da 18 pollici nel Campionato Mondiale di Formula 1 FIA,  quelli realizzati per le vetture ibride nel Campionato Mondiale Rally FIA, e una nuova gamma di prodotti trasversale a più classi per le competizioni GT. Ma l’attenzione è alta anche per tutte le iniziative e i programmi di sostenibilità promossi dall’azienda in ambito motorsport così come per quelli volti a supportare la crescita dei giovani piloti.

Mario Isola, capo motorsport Pirelli, ne aveva parlato l’altro giorno a Daniele Sparisci sul Corsera:

La Formula 1 si appresta ad una rivoluzione tecnologica di cui la Pirelli è protagonista così come lo è stata fin dall’inizio del Mondiale nel 1950. Dopo oltre mezzo secolo, i pneumatici cambieranno di dimensione passando da 13 a 18 pollici e avranno un ruolo chiave insieme alle monoposto sviluppate secondo il nuovo regolamento, che reintroduce l’effetto suolo.

Quello dei 18 pollici è un progetto completamente nuovo che ha coinvolto tutti gli elementi del pneumatico, dai profili, alla struttura, alle mescole.

La progettazione ha previsto oltre 10.000 ore di testing indoor, più di 5000 ore di simulazione e più di 70 soluzioni sviluppate virtualmente per poi realizzare le 30 specifiche testate da quasi tutti i team, per un totale di oltre 20.000 chilometri percorsi. Il ruolo dei piloti è stato fondamentale: ciascuno ha contribuito, nelle diverse fasi, allo sviluppo consentendo a Pirelli di evolvere il prodotto proprio sulla base dei loro feedback e aspettative.

Rispetto ai 13 pollici, le nuove mescole hanno una finestra di utilizzo più ampia, senza però sacrificare la fase di riscaldamento, limitano il surriscaldamento e riducono il degrado. Novità anche per le temperature delle termocoperte: tutti i pneumatici saranno riscaldati a 70 gradi, non più a 100 gradi gli anteriori e a 80 gradi i posteriori, come avveniva fino alla passata stagione. La variazione nella temperatura delle termocoperte fa parte di un piano volto ad eliminare del tutto l’utilizzo delle stesse nei prossimi anni al fine di ridurre il consumo di elettricità a vantaggio della sostenibilità.

I nuovi 18 pollici sono inoltre più simili a quelli utilizzati quotidianamente dagli automobilisti di tutto il mondo e questo offrirà a Pirelli la possibilità di trasferire al meglio tutte le tecnologie derivanti dalla Formula 1 nel prodotto stradale.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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